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Se tuto gnènt
Se tuto gnènt ( è tutto niente) sono queste le parole di un uomo, Mario Rigoni Stern che, ormai prossimo alla morte, redarguiva la moglie la quale tentava di tenere viva la fiammella della vita mostrandogli le copertine per le nuove edizioni delle sue opere. Queste parole vengono prese in prestito da Mauro Corona che, dialogando con Luigi Maieron, altro friulano dedito però alla musica, le usa per sintetizzare una filosofia di vita, raggiunta faticosamente e ancora in divenire, in questo lavoro editoriale che altro non fa se non cristallizzare una buona chiacchierata con un amico.
E di cosa si può parlare con un amico se non delle proprie comuni radici? Per poi arrivare pian piano a parlare delle nostre esperienze di vita a partire dal ruolo avuto dai nostri genitori, del nostro carattere, delle storie che abbiamo sentito e di cui ci siamo nutriti, o ancora della Storia che si è affacciata alla nostra storia minima e immancabilmente della nostra terra.
Veniamo così a conoscere due vissuti interessanti che si intrecciano con la storia locale coprendo l’arco temporale di due generazioni per assistere al deturpamento della bellezza montana, al lento declinare di saldi principi morali che aiutavano i giovani a venir su senza tante lagne e poi, da adulti a stare in piedi, senza tacere però le brutture che caratterizzavano quella società patriarcale e violenta, in molti casi. Si inneggia ai sogni , al valore della vulnerabilità, a quella che attualmente chiamiamo intelligenza emotiva, alla lealtà, alla libertà, all’essenzialità e all’ appartenenza sociale, chimere oggi in un mondo che pare avviarsi in direzione opposta.
Le pagine scorrono veloci e in alcuni tratti ripetitive per cui si rischia prima della metà di perdere interesse nei loro confronti, in ogni caso si prosegue con la curiosità di sapere se ci sarà qualche altro gustoso aneddoto che potrà ridestarci. Così avviene, fra alti e bassi. Piacevole e scorrevole, nulla di più.