Dettagli Recensione
si cresce solo quando si ama
“L'amore salva?” per rispondere a questa domanda posta all'inizio del suo ultimo romanzo/saggio l'autore ci presenta la vita di trentasei donne che hanno amato artisti e letterati di fama internazionale quali L. Van Beethoven, V. Van Gogh, A. Modigliani, A. Hitchock, F. Fellini, G. Leopardi, J. Keats, P. Solinas, D. Foster Wallace, J. R. R. Tolkien, J. Cortazar solo per citarne alcuni. Donne che hanno donato o negato il loro amore, donne che sono state muse o che con le muse hanno dovuto lottare: mogli, amanti, compagne, amiche spesso rimaste nell'ombra sebbene fossero loro le vere artefici di tanta ispirazione.
Attraverso aneddoti, testimonianze, lettere e citazioni l'autore fa rivivere dedizione e passione, ma anche delusione e tradimento, storie di vita reale costituita da fugaci gioie e numerose sofferenze. Molte sarebbero le figure meritevoli di essere qui ricordate, mi limito a riportarne due che mi sono rimaste impresse. Anna Magdalena, cantante d'opera, entrando in una chiesa rimase rapita dalla musica celestiale di J. S. Bach e da quel momento dedicò la sua vita a lui, già vedovo e con quattro figli, per essergli fedele fino alla morte nel suo ruolo di moglie e madre dei tredici figli che allevarono insieme. La musica rimase sempre la loro principale forma di dialogo e quando il grande compositore divenne cieco, lei continuò a scrivere le partiture per lui tanto che alcuni critici hanno dubitato che certe opere siano frutto del genio di Magdalena più che di quello del suo noto consorte.
Molto toccante anche la storia di Anna che, giovanissima, fu assunta da F. Dostoevskij come stenografa per scrivere i libri che lui, dedito all'alcool e al gioco d'azzardo, per bisogno di denaro doveva consegnare al suo editore in tempi brevi. Il loro matrimonio durò quattordici anni, Anna lo accompagnò con devozione fino alla morte e anche nel momento del trapasso si confessarono la loro fedeltà e il loro reciproco amore.
L'amore è da sempre “il motore di tutte le storie”, l'antidoto in grado di fermare e dilatare il tempo, la compensazione all'insaziabile desiderio di infinito dell'uomo. Il filo conduttore, quel filo rosso che attraversa trama ed ordito dell'immagine di copertina, è l'archetipo di tutte le storie d'amore, il mito di Orfeo ed Euridice. D'Avenia con meticolosità analizza in dieci “soste” ciò che la tragica metamorfosi narrata da Ovidio trasmette al lettore contemporaneo andando anche oltre il significato letterale; in queste tappe l'autore si sofferma su temi di carattere filosofico: il tempo, il dolore, la felicità, l'arte e ovviamente l'amore. La storia di Orfeo è emblematica: solo dopo aver accettato e superato il dolore della perdita, per ben due volte, dell'amata Euridice e solo dopo la sua stessa morte, atrocemente dilaniato dalle Baccanti, Orfeo potrà ricongiungersi con la sua sposa in una dimensione nuova, quella di un amore puro, eterno, libero.
“L'amore è scampare alla morte come un naufrago e aggrapparsi al perimetro di un abbraccio, riconoscere il dolore dell'altro e farlo diventare anche il proprio. In questo continuo perdono della mortalità, dell'insufficienza, del limite altrui, l'amore dà scacco al tempo, e quindi alla morte. (p. 280). E così torniamo alla domanda iniziale: “L'amore salva?” la risposta è senza dubbio affermativa. “Ogni storia d'amore è una vittoria sulla morte” (p. 303). Rimane tuttavia aperta un'altra, ancor più difficile, questione con cui si chiude il saggio di D'Avenia: “Che l'amore possa salvare non è un mistero, il mistero è perché respingiamo la salvezza, gettandoci nelle spire del disamore” (p. 309). Ma questa è un'altra storia, quella della libertà che l'uomo ha di scegliere il proprio destino.
“Ogni storia è una storia d'amore” è un'opera densa: ad ognuna delle trentasei figure prese in considerazione l'autore dedica poche pagine, ma molti sono gli spunti che sollecitano la curiosità ed invitano ad approfondire la vita e le opere dei numerosi artisti citati e delle donne che li hanno ispirati. Alla densità di contenuti si accompagna inoltre uno stile piuttosto elaborato, ricco di citazioni, spiegazioni, argomentazioni atte a coinvolgere il lettore forse più sul piano intellettivo che su quello emotivo.
Una lettura arricchente ed appassionante consigliata a tutti coloro che credono nella forza e nel potere dell'amore perché, come afferma l'autore, “si cresce solo quando si ama” (p. 116)
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Commenti
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forse troppi: trentasei biografie, l'analisi di un mito, riflessioni filosofiche...
A me è comunque piaciuto, preso a piccole dosi giornaliere, mi ha dato tanti spunti su cui riflettere. A mio parere merita, anche se immagino che non a tutti possa piacere. Un caro saluto
Elena
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