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Storie di sconfitti vittoriosi
"Bisogna creare spazio. Dentro di noi. Solo così possiamo produrre un cambiamento."
Quasi niente è un libro che profuma di vita, quella vera, vissuta, tramandata, quella che ti insegna a colpi di sconfitte a scoprire chi siamo, e ad accettarlo. Perché in fondo quello che è importante è ciò che siamo, nell'intimo della nostra anima, non ciò che appare di noi agli altri.
Questo libro è un dialogo tra due amici, Mauro Corona e Luigi Maieron, ma in realtà noi siamo li con loro, seduti tra quelle vallate che avanziamo con loro nella scalata della montagna. Ognuno di noi ha una montagna, simbolica o meno, da scalare e attraverso i loro racconti (storie vere) ci caliamo in noi stessi, perchè in ognuno dei personaggi citati e delle loro vite, possiamo ritrovare aspetti del nostro vivere quotidiano.
Sono storie che ai nostri tempi, alle nostre generazioni, non piace raccontare, storie di sconfitte, storie di dolore, temi forti, crudi e crudeli, la guerra, la violenza domestica, la disillusione dei sentimenti, storie di uomini che attraverso il dolore fisico e la privazione di una parte del corpo, in epoche dove il progresso scientifico non esisteva, diventavano più dotati di prima, ingegnosi e caparbi.
Sono storie di sconfitti che sconfitti non sono, perchè gli sconfitti siamo noi che abbiamo "tutto" e non apprezziamo niente. Il messaggio è che "tante volte siamo indotti a pensare che per essere qualcuno dobbiamo fare qualcosa di grande. Ma quando costruiamo troppo intorno alla nostra persona c'è il rischio reale che restiamo chiusi e imprigionati nella costruzione. ...Costruisci un personaggio e finisci per essere quella roba lì".
La vita, come questo libro, ci dice che ogni cosa ci accade, bella o brutta, va accolta, accettata, conosciuta e poi oltrepassata, che restare immobili vuol dire morire...bisogna continuare la salita, ad ogni costo. Solo così possiamo arrivare a vivere, vivere davvero e fare diventare il quasi niente, il tutto.
Due frasi mi hanno accompagnato lungo questa chiacchierata:
"Uno dei segreti per respirare meglio è non accumulare negatività nel nostro cuore";
"Ho imparato a pensare che in molti casi le lacrime servono ad asciugarsi gli occhi per poi vederci meglio...si cresce insomma passando anche dal dolore e dalla sofferenza".
Ed è proprio questo che dovremmo tutti un pò reimparare, che la vita non è fatta solo di primi posti, ma soprattutto di sconfitte e sono quelle che ci rendono veri.
Grazie Mauro e grazie Luigi. C'è molto di voi in questo libro, ma c'è anche molto di me.
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