Dettagli Recensione
SI odia o si ama
Cinque racconti brevi che non pretendono di essere dei gialli in piena regola ma che presentano brevemente il commissario - pardon, vicequestore - Schiavone in alcune delle innumerevoli sfaccettature. Tuttavia Manzini non tralascia nulla, ogni racconto è ben studiato anche se lontano da essere definito noir. Potrei dire che è un'ottima lettura estiva, poco impegnativa che consente di avvicinarsi al genere giallo senza immergersi immediatamente in intrighi e rompicapo irrisolvibili.
Il personaggio è eccentrico, si odia o si ama. Forse Manzini l'ha disegnato pieno di debolezze, troppo umano e troppo vicino alla realtà per poter essere apprezzato da tutti. Arrogante, scontroso, non è un esempio di onestà e correttezza ma risolve le proprie indagini con sottili osservazioni e pronto a chiudere un occhio se il furfante di turno è solo un povero disgraziato.
D'altronde come ha dichiarato lo stesso autore in un'intervista
"Io non volevo avvicinare Rocco alla gente, Rocco non è un esempio di tutore dell’ordine, semplicemente volevo raccontare un uomo con un passato quasi-criminale entrato in polizia, con delle zone oscure della sua vita e del suo carattere, un tutore dell’ordine sui generis che però conserva un cuore e un’umanità a volte sorprendente e commovente"
L'ambientazione romana, infine, dona sempre un fascino in più.
Indicazioni utili
Claudio Ruggeri - Enigma di un assassino
...naturalmente gli altri di Antonio Manzini
... e perché no, i romanzi di Gianrico Carofiglio