Dettagli Recensione
Il vicequestore più desiderato d'Italia...
Manzini, con il suo vicequestore cinico ed affascinante, riesce sempre a "sciacquarmi il cervello", divertendomi, coinvolgendomi e intrigandomi.
Ho divorato i quattro romanzi che lo vedono protagonista...e non potevo perdermi questi racconti, appartenenti alle varie raccolte "in giallo" di Sellerio, riuniti in un unico libro.
Qui ho avuto la possibilità di conoscere Rocco Schiavone prima del trasferimento punitivo ad Aosta, (e quindi prima di "Pista nera") quando ancora lavorava al commissariato Cristoforo Colombo di Roma.
Rocco è così...ti conquista con i suoi modi sgarbati, la sua ruvidezza, il suo essere politicamente scorretto (eppure, in qualche modo, con una fortissima "integrità"), e poi ti fa innamorare non appena si chiude dentro casa...e dialoga con la sua Marina.
Quello di Schiavone è tutto un mondo da scoprire...
Comunque preferisco leggere di Rocco in versione romanzo...lì trova più spazio e respiro la storia personale del vicequestore (ed è la parte che prediligo).
In ogni caso l'effetto "dipendenza" si è ripetuto.
È una droga.