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Un fantastico commovente
Il talento di un autore si rileva non solo in un ciclo di racconti o in un romanzo, ma anche in un’opera assai più breve, come è appunto con le sue sole 34 pagine Il distributore di volantini.
Già in occasione della mia recensione de L’incrinarsi di una persistenza ho evidenziato che, benché il genere non mi sia particolarmente gradito, l’abilità di Cometto è tale da riuscire a farmi superare questa pregiudiziale, arrivando ad assaporare con concreto piacere la bella scrittura del narratore piemontese.
A questo giudizio concorrono sia lo stile fluente e l’italiano apprezzabile, sia anche la capacità di rendere credibile la vicenda senza arrivare a eccessi o a creazioni fantastiche esasperate, le quali, invece, estraniando l’argomento dal contesto realistico secondo me finiscono con lo stravolgere la normale logica.
Dunque, con Cometto, più che rendere possibile l’impossibile, se ne decreta la sua plausibilità alla semplice condizione di astrarsi per un momento dalla concretezza giornaliera.
La circostanza si riconferma anche in questo racconto che ha il sapore di una fiaba e che è talmente coinvolgente in questa trama di un amore disperato da portare a un’autentica commozione.
E’ una storia piccola piccola, ma la mano dell’artista ha saputo conferirle quella dignità di grande opera che testimonia la sua ormai indubbia eccelsa abilità.
Se poi consideriamo l’equilibrio sempre presente in tutti i suoi lavori non possiamo che compiacerci per una lettura senza patemi d’animo, ma egualmente avvincente di un testo in cui la fantasia vola, ma in alto, là dove i nostri sogni giungono per liberarci dalla monotonia di un’esistenza troppo raziocinante.
Ed è un vero peccato che questo racconto non sia reperibile in commercio, in quanto l’editore ha cessato l’attività. Resta solo la speranza che qualcun altro ci faccia il dono di ristamparlo.
Indicazioni utili
L'incrinarsi di una persistenza, di Maurizio Cometto