Dettagli Recensione
Momenti di trascurabile Semplicità.
Scendo dalla cattedra e ignoro per un’intera giornata che sto leggendo un premio strega e affermo con sincerità che ho veramente apprezzato questo libro.
Un elenco di azioni, sketch e storielle ciniche della vita di ogni giorno, leggo le prime pagine, sorrido, leggo la storia del cinese è assurda ma è divertente, leggo:
“ le candeline che si riaccendono dopo che le hai spente. Chi le ha comprate, trova questo scherzo irresistibile. Tutti gli altri, no.”
Segue
“il fatto di non sapere se la luce del frigorifero, quando l’hai chiuso, si spegne veramente”
Punteggiatura chiara decisa, sorrido e penso volgarmente “ma dai, che Caxxxxxe, sei un premio Strega, datti un tono, però è vero.” e proseguo sghignazzando.
Per tutto il libro ad ogni ghigno faccio seguire il medesimo pensiero volgare sopracitato.
Vado a prendere un caffè con dei colleghi, il libro è in borsa, mi ritrovo a parlarne, estraggo uno dei tanti sketch, anticipo : “senti questa” con aria critica, poi però torno a ridere, i colleghi ridono, cacchio, fermi un attimo, questo libro mi fa ridere veramente, mi piace.
Letto in poche ore e con grande leggerezza ripenso alla mia esclamazione volgare e la proseguo, “si è un Caxxxxxe ma scrive bene e lo sa far bene.” Potrei fare un elenco infinito di autori che giocano di cinismo, ruotando intorno a caricature pseudo letterarie alla bridget jones non cavandone nulla di buono.
Per me questo libro rappresenta, Il coraggio di esser scrittori semplici. Dopo la vincita del premio Strega( con "il desiderio di essere come tutti") e le critiche pro e contro che esso comporta, quest’uomo si aggrappa al pensiero quotidiano, tenta di raccogliere i pensieri fugaci della gente comune, pensieri sciocchi raramente messi nero su bianco, che messi insieme, sono una memoria collettiva di sciocchezze, che per quanto tali, fanno sorridere e rispecchiano tutti.
Dopo il successo del penultimo libro “Momenti di trascurabile felicità”, prosegue con quest’altra parte della medaglia con “Momenti di trascurabile infelicità”. Una scelta commerciale? Probabile. Sentita? Forse. Quasi sicuramente almeno un’ affermazione del suo elenco vi appartiene, saper descrivere fatti banali, in maniera condivisibile, grammaticalmente accattivante, ha il suo merito.
Cos’è che accomuna tutti gli uomini? La più nota è la morte, io aggiungerei l’evacuazione, la prima non ne sappiamo ancora niente, e nel momento in cui vivremo l’esperienza non abbiamo più l’occasione di parlarne, la seconda la viviamo quotidianamente, (in caso contrario sopraggiunge la prima citata) ma per pudore o mancata prospettiva siamo lontani dal volerne parlare, anche se forse è l’unico certo argomento comune tra tutti gli essere viventi.
Dico tutto questo non per dire che è un libro che stimola l’evacuazione, ma per esortarci a togliere la puzza sotto il naso e apprezzare anche altri tipi di letteratura, per non divenire stitici di pensiero.