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Recensione
Il libro si presenta molto bene, sin dall’aspetto. L’edizione è curata, i colori scelti sono azzeccati, il font e gli spazi bianchi sono quelli giusti per godersi un buon libro.
Quanto descritto sono ovviamente dei valori aggiunti ai contenuti, ai racconti brevi di Gaia Conventi e del suo “partner di penna” Stefano Borghi.
Sì, perché “Sulfureo” è frutto della collaborazione tra questi due promettenti autori che si sono incontrati per caso sul Web, e la EdiGiò dovrebbe essere ben contenta di aver scommesso su di loro.
I testi scorrono via che è un piacere, con rimandi allo stile horror classico di E.A. Poe e H.P. Lovecraft, e intriganti spolverate di humour nero che donano un tocco di originalità all’insieme.
E poi, degna di nota, la scelta di completare ognuno dei sedici racconti con singolari finali a sorpresa.
Per noi l’esperimento è riuscitissimo, gli amanti del noir e dell’ironia passino pure alla cassa senza indugi: la vostra biblioteca vi ringrazierà.
[LDL]