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Se Steve Jobs fosse nato a Napoli
 
Se Steve Jobs fosse nato a Napoli 2014-12-05 17:45:54 Janpy
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
3.0
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4.0
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3.0
Janpy Opinione inserita da Janpy    05 Dicembre, 2014
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Amaro amore

Antonio Menna non ha colpe, non me ne voglia per questo mio sfogo. Ma leggere il libro per me è stato frustrante.
Andate a pagina 4. C'è scritto, tra gli altri comuni, Marano. Però! Una città di 60.000 anime citata in due libri. Questo e Gomorra. Una di quelle anime, mio malgrado, sono io: vivo qui da 29 anni e scapperei da Marano, da Napoli e dall'Italia oggi stesso.
Ho sentito dire che Napoli è una contraddizione, io più volte ho detto che "Napoli è splendida, ma senza Napoletani". Il problema a Napoli siamo proprio noi, i cittadini. Perciò mi arrabbio con Saviano e con Menna. Perché, anche se in maniera diversa, denunciano la nostra realtà, i nostri limiti, le nostre colpe. E solo in pochi, pochissimi, cercano di cambiare in meglio. Connivenza a Napoli. Attenzione, non convivenza. Si finge che il problema non esista, che non riguardi noi. Vivo a 400 metri dalla "Discarica di Chiaiano", basta cercare su Google per capire di cosa parlo. Quando si parlava di una discarica a Pianura i miei concittadini erano disinteressati, assenti. Quando le autorità dello Stato sono venuti a piazzarci sotto casa la munnezza sono diventati tutti Masaniello, a protestare e a fare rappresaglie. Le vicissitudini a cui devono far fronte i due Stefano sono la normalità. La normalità è pagare il parcheggiatore abusivo per "stare quieti", comprare i cd falsi, non fare lo scontrino e non richiedere la fattura, chiudere un occhio nei controlli in cambio di un regalo, lavorare a nero.

Ovviamente, esistono le eccezioni. Ma è sconfortante vivere a Napoli. È sconfortante avere un'idea e non poterla mettere in pratica, come lo Steve Jobs nostrano. È sconfortante leggere di crisi economica e vedere esauriti i biglietti in curva per Napoli-Chelsea a 50 euro. È sconfortante sapere di non poter cambiare niente.

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Gomorra
Il camorrista
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Commenti

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siti
05 Dicembre, 2014
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Mi dispiace per il tuo amaro commento e che tu, ancora così giovane, abbia già perso le speranze.
Laura
Comprendo il tuo sconforto, anche se la domanda sorge spontanea: "Possibile che non si possa cambiare nulla?" Possibile che prevalga la parola sconforto alla parola speranza? Dove è l'energia dei giovani? Dove sono i sogni dei giovani? Dov'è il loro desiderio di un futuro differente? La cosa sconvolgente è l'apatia con la quale si accettano le cose, l'indifferenza.... Il tuo commento forse può essere un primo passo per fare sentire la propria voce fuori dal coro... Bravo.
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