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Bentornata Primavera
E' lo “sciauro” della giovinezza quello che si respira tra le pagine di questo romanzo in otto passi di Camilleri. Il Montalbano protagonista è giovane e libero dalle insicurezze, dalle indecisioni, dalla melanconia della vecchiaia che lo assale nei romanzi precedenti della serie. Il “circo questri”, inteso non solo come la scientifica, c'è tutto, il tendone è issato: Vigata con il suo mare, il suo sale e il suo sole fa da sfondo alla varietà di passioni che animano i singoli racconti ed esalta le nuove comparse e i soliti noti. Già sulla pista, siamo intorno agli anni '80, si trovano: Fazio, serio e solerte, Augello, svogliato e “femminaro”, Catarella, protagonista indiscusso dei primi “sbattimenti a bomba di porta da ufficio” e Livia più innamorata e combattiva non ancora afflosciata dal logorio dell'eterno fidanzamento. Non mancano neppure il primo “signori e guestori”, quello simpatico al commissario e il mangiatore di cannoli per corruzione, il dottor Pasquano. Tutti a loro modo protagonisti degli otto racconti capaci di narrare le perversioni e le nobiltà dell'animo umano. C'è la gelosia, la crudeltà, il cinismo e la corruzione, ma anche l'onestà e il rispetto proprio come nella realtà della vita. Otto storie con il fiato corto, talvolta forse troppo, veloci e guizzanti, dove le parole centrano il punto della questione senza inutili componimenti ad allungare il brodo per far salire il numero delle pagine.
Anche se questa uscita ha il sapore della trovata pubblicitaria per innalzare l'attenzione su qualcosa che forse non aveva più la presa di un tempo, questi otto bei racconti ripagano della spesa fatta e permettono di ritrovare il Montalbano del tempo che fu.
Per i nostalgici del commissario di Vigata, da leggere tutto d'un fiato.
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Da nostalgico delle sue avventure metto in lista. Grazie :)