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Eros
 
Eros 2014-08-23 10:09:28 Renzo Montagnoli
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    23 Agosto, 2014
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Erotismo soft e assai piacevole

Preliminarmente mi corre l’obbligo di una precisazione, dato il tema trattato nei racconti di questa raccolta. Si parla di erotismo e non di pornografia, che sono due cose completamente diverse. Il primo ha a che fare con tutto ciò che riguarda l’amore, e cioè agli stati emotivi fisici e mentali che lo stesso genera; la seconda invece si limita a descrivere il rapporto sessuale esclusivamente nella sua parte materiale, tralasciando volutamente l’aspetto psicologico. Nel primo la fantasia individuale e le allusioni sono predominanti, nella seconda invece è presente solo una carnalità che non lascia spazio a immaginazioni. Inoltre, in campo letterario l’erotismo è arte e al riguardo basti pensare a opere di grande valore come L’amante di Lady Chatterley di Lawrence o a Lolita di Nabokov; la seconda non è assolutamente arte e nel migliore dei casi è una sua degenerazione.
Ciò premesso, dico subito che Eros è una raccolta di racconti (ma c’è anche qualche poesia) con tema l’erotismo; si tratta di prose garbate, a volte anche venate di comicità che in nessun caso possono offendere il comune senso del pudore, ma che rappresentano la possibilità di trascorrere piacevolmente alcune ore, insomma quello che potrebbe essere definito un sano svago.
Come capita sempre nelle antologie, ci sono brani che potranno piacere di più o di meno, fermo restando il fatto però che non ce ne sono di basso livello letterario. Per quanto sia una questione di gusti le mie preferenze sono andate ad alcuni ed è di questi che intendo parlare, non potendo per ragioni di tempo e di spazio trattare di tutti. A puro titolo conoscitivo, preciso inoltre che della raccolta fanno parte anche due miei racconti: Prima del buio e Maschi, quest’ultimo tratto dal mio Storie di paese.

Pelo rosso, di Sebastiano Burgaretta: Federica è una bella ragazza, oggetto del desiderio di tutti i maschi del paese, ma lei, che è un po’ civetta, preferisce fra tanti un bonaccione un po’ tonto. Di toni garbati, le descrizioni e le situazioni hanno il pregio di lasciar intendere, sfumando e in tal modo incuriosendo di più.

Mariou, di Aurelio Caliri: un trio di musicisti e il gallismo proprio di noi italiani, pronti a vedere nella straniera la preda facile, ma proprio per questo il cacciatore può diventare a sua volta preda. Ironico e con una vena satirica che lo permea in modo assai gradevole.

Non si fa in piedi, di Pino Caruso: la scoperta del sesso negli adolescenti trattata con mano leggera, con un filo di pudore che arricchisce artisticamente il brano.

Quella sera un poeta cieco, di Matteo Collura: in un mondo del futuro un uomo e una donna che si appartano e che insieme scoprono un pezzo d’antiquariato, un libro, una rivelazione che li appassiona, in un canto all’amore e alla letteratura.

I fratelli Maltese, di Corrado Di Pietro: tratto dal suo romanzo La terra sopra Scibini ha il sapore delle opere di Verga, con una perfetta fusione fra Eros e Thanatos, in una vicenda appunto d’amore e di morte, in cui i protagonisti si lasciano sopraffare dai sensi.

La prima notte di Lucia, di Aurelio Grimaldi: troviamo un’alta letteratura, perché Grimaldi immagina la prima notte di Lucia Mondella e di Renzo Tramaglino, i due protagonisti dei Promessi sposi. La psicologia di entrambi, anche dal punto di vista sessuale, è descritta mirabilmente e credo che Alessandro Manzoni, se potesse leggerlo, non potrebbe che essere d’accordo.

Brani tratti da Mimi Siciliani, di Francesco Lanza: brevi, quasi dei flash, hanno il sapore della scrittura di una volta con una vena satirico-comica che a volte strappa un sorriso e altre provoca una sonora risata.

Il Duetto e la Mini, di Antonio Sparatore: qui l’erotismo come fantasia supera ogni immaginazione, in quanto legato al sogno ed è un bel leggere.

Vanessa per sempre, di Salvo Zappulla e Virginia Foderaro: un classico trio, di due donne e un uomo, ma con un’originalità nell’impostazione che lo impreziosisce e che, per quanto lungo, finisce con il risultare più che gradevole.

Eros, che è impreziosito da numerose illustrazioni che riproducono dei dipinti di Salvatore Fiume, noto pittore siciliano presente con alcuni racconti brevi e qualche poesia (particolarmente bella mi è parsa Mare mio), è una raccolta che nel complesso si presta a essere letta con piacere ed é quindi senz’altro raccomandabile.


Nota: il libro non si trova in libreria, ma può essere richiesto direttamente all’editore ai numeri telefonici:
0931-465616 / 349-1258842
oppure all’indirizzo mail:
aureliocaliri@infinito.it

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