Dettagli Recensione
Passo falso
Due premesse necessarie. La prima, io amo profondamente Ammaniti. Le seconda, io odio profondamente le raccolte di racconti brevi. Per questo ho ceduto alla lettura di questo libro solo ora, per compensare l'astinenza in attesa di un nuovo romanzo.
Sfortunatamente la mia reticenza é stata confermata.
Oltre al fatto che non tutti i racconti sono di prima pubblicazione, la raccolta é davvero un'accozzaglia di scritti sconclusionati. Ammaniti é solito descrivere situazioni grottesche e personaggi al limite del verosimile anche in molti dei suoi romanzi, ma generalmente al fine di veicolare un profondo sentimento di malessere sociale e culturale.
Nel caso della raccolta, si cade spesso nel puro splatter fine a se stesso. I personaggi sono privi di spessore, le storie totalmente no-sense. Ammniti avrá anche ammesso che non trattasse di letteratura, ma questa raccolta non lascia davvero nulla, neanche la piavevolezza di una lettura di intrattenimento.
Sposo la tesi dell'operazione commerciale, sperando vivamente non si tratti dell'inizio del declino verso l'asservimento all'editoria di un autore che amo profondamente.