Dettagli Recensione
Racconti horror
L’autore è affetto dalla sindrome di Behcet.
Prima di essere affetto da questa patologia pensava di sfondare nel mondo lavorativo come ingegnere, ma non è stato così.
Questa sindrome lo ha avvicinato al mondo della scrittura e questo è il suo libro d’esordio.
Sicuramente per lo scrittore non è stato semplice iniziare a scrivere perché oltre al malessere fisico si era sommato anche quello psicologico.
Questa sindrome prova all’autore stanchezza cronica, febbre, spossatezza, afte, artriti ed altri vari sintomi.
Passiamo al libro.
È composto da sette racconti dell’orrore scritti molto bene, ma che sinceramente non mi hanno fatto impazzire.
C’è la suspense, l’angoscia, ma non sono riusciti a farmi godere appieno il libro.
Quello che è riuscito a scuotermi più interesse è stato sicuramente il primo, che si intitola “I Mendicanti di Breslavia”. Il quale parla di una donna bellissima e con uno spiccato senso per la carriera che si ritrova a dover prenotare un viaggio importante, ma la sua agenzia di fiducia non la può aiutare allora decide di entrare in un’agenzia di viaggi mai vista prima. Questo posto le metterà i brividi, ma non sarà qui che succederà il fattaccio bensì all’interno del treno che ha prenotato.
L’ambientazione del treno è riuscita a scaturire in me un po’ di panico probabilmente perché è un mezzo che uso spesso e se è troppo vuoto ci fa nascere un senso di paura insana.
Che dire?
Non posso dire che sia uno dei libri migliori che io abbia letto, ma neanche non voglio denigrarlo completamente. Le storie come dicevo prima non mi hanno pienamente sconvolto, ma è un romanzo d’esordio non si può pretendere la luna.
Buona lettura!
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