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Mordidas. Tango di parole anche da gustare
 
Mordidas. Tango di parole anche da gustare 2014-04-14 06:14:54 giuse 1754
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4.8
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giuse 1754 Opinione inserita da giuse 1754    14 Aprile, 2014
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Mordidas, tango di parole tutto da gustare


MORDIDAS
Tango di parole anche da gustare
di Gabriella Maldifassi e Godart

“La mordida è un passo del tango argentino che parte in genere con un parada, quindi si
Arresta un passo, l’uomo propone una fermata, una pausa alla donna”, il passo successivo dell’uomo lo porta dal lato opposto rispetto a quello di partenza rispetto alla donna, chiudendo con i propri piedi quello della donna che aveva sfidato con la parada.” (www.tangopusher.it)
Così è questo libro, scritto a quattro mani da Gabriella Maldifiassi e un fantomatico, non meglio identificato ma identificabile, Godart.
Un passo doppio letterario, dunque, che descrive diverse situazioni dai due punti di vista, il maschile e il femminile.
Parte da Eridania De Lollis (protagonista di un altro libro della Maldifassi, Consommé), passa da una Penelope stanca di aspettare Ulisse,
“…Troppi anni di corpo mortificato,
di cuore sospeso.
Non posso negar fremiti, quando Antinoo si avvicina.
L’odore del maschio,
troppo assente dal mio naso, m’invade…”
attraversa altre anonime coppie e giunge infine a Paolo Malatesta e Francesca da Rimini, la cui vicenda è vissuta però, per una volta, da Giangiotto, il fratello assassino, e Madonna Orabile, la cognata cornificata.
Ogni situazione è “condita”, è il caso di dirlo, da una ricetta in tema, che apre e preannuncia l’atmosfera dei brevi racconti.
Nella testimonianza di Giangiotto e Madonna Orabile, per esempio, gli autori ci propongono una ricetta quanto mai truculenta, perfettamente consona alla carneficina di cui andremo a leggere la memoria.
Lo stile dei due narratori si mescola e si integra, pur con le impercettibili ma inevitabili differenze stilistiche. La leggerezza, la raffinata ironia e la profondità insieme delle parole, scelte con cura, rendono piacevole ma non superficiale questo breve testo.
Belle (e buone) le ricette proposte, raffinato l’uso della lingua e brillante l’idea da cui nasce questo libro.
Gabriella Maldifassi, portatrice sana di una laurea in giurisprudenza, come lei si definisce, ha pubblicato anche Symbolario (1992); Sulla punta della lingua.Dolci sapori e divagazione fantastiche (1997), articoli di gastronomia storica e sfhrt stories, Consommé (2011).
Dell’altro autore, Godart, si sa solo che ha scritto Quaderno sportivo. Memorie, progetti, mitologie (2004), Help!The Beatles (2005).

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giuse 1754
15 Aprile, 2014
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Davvero, C.UB. l'ho trovato piacevole e insolito, e anche letterario: il che non guasta.
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