Dettagli Recensione
Kum! Alzati!
"La nostra specie umana ha bisogno di storie per accompagnare il tempo e trattenerne un poco. Così io raccolgo storie ,non le invento. Vado dietro la vita a spigolare, se è un campo, a racimolare, se è una vigna.
Le storie sono un resto lasciato dal passaggio. Non sono aria ma sale, quello che resta dopo il sudore".
di Erri De Luca da Storia di Irene; Feltrinelli 2013.
Tamar di Cananea, Rahav di Gerico, Rut la Moabita, Bat Sheva/Betsabea,Miriam/Maria madre di Gesù, Erri De Luca ci ha descritto l'universo femminile fin dall'inizio della sua avventura narrativa, nella società liquida che ci circonda, dove la donna è assassinata perchè è donna, lo scrittore partenopeo indica e descrive la profondità dell'animo femminile, ci racconta quei totem di virtù,forza e sapienza che furono Rut,Maria,Rahav etc. Esse in De Luca tornano ad essere la stella polare per gli uomini contemporanei, questi marinai disperati del Ventesimo secolo che non sanno più che rotta prendere. Irene è il nome della nuova eroina, orfana quattordicenne, vince la solitudine dell'isola graca che l'ospita dividendo la sua vita con il mare e i suoi abitanti, in particolare i delfini. Dunque l'eplorazione dell'altra metà del cielo Erri De Luca la continua ancora una volta dotandosi dell'umiltà del contadino che coglie grappoli di parole fertili e preziose nei filari di vobaboli dell'Antico Testamento e della Mitologia Greca e ci consegna una fiaba senza tempo. Anche il secondo episodio racconta il mare, quello della Terra delle Sirene di Norman Douglas, quel tratto breve e pericoloso che divide Massa Lubrense da Capri. Nel '43 chi voleva togliersi "la guerra di dosso" doveva attraversarlo e così sfidare le mine, il chiarore della Luna che faceva da spia ai cecchini nazisti e le onde del mare agitato. In quel tempo lontano, Aldo De Luca, padre dello scrittore, e altri cinque compagni riusciranno ad attraversare quel mare di Sirene assassine per guadagnare la costa di Capri ormai in mano agli Americano. I fuggiaschi dopo essersi lasciati alle spalle Napoli bombardata, Sorrento occupata e l'Italia spazzata in due da Badoglio e Mussolini guidati dalla sapienza di un ebreo (errante) raggiungeranno la libertà. Infine l'ultimo racconto della trilogia racconta la vecchiaia , quando si scopre inutile zavorra , come il vecchio che , sempre durante la guerra, decide che il suo sacrificio garantirà qualche porzione in più a chi, figlio o nipote, ha bisogno più di lui di nutrirsi.
Kum , alzati!, disse il Signore a Giona, ma lui che fece ? Fuggì come molti di noi fanno, nella direzione opposta fino a cadere nello stomaco della balena. Ma non si può fuggire a Dio,non si può fuggire al suo Kum! Miriam , Rut etc ce lo hanno insegnato, Giona alla fine lascerà il ventre della balena e nuovamente partorito, servirà Dio.
Kum! Irene si alza e segue il suo destino.Kum! Aldo , soldato dell'esercito italiano in Albania si alza e segue il suo destino. Kum! Un vecchio si alza e respira l'ultimo sogno, su uno scoglio a Santa Lucia sotto il Vesuvio che, a Febbraio, ha indossato la sua sciarpa di neve più bella intorno al grosso cono nero.
di Luigi De Rosa