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Ti racconto il 10 maggio
 
Ti racconto il 10 maggio 2013-06-06 11:37:38 Fonta
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4.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Fonta Opinione inserita da Fonta    06 Giugno, 2013
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DE GIOVANNI: L'ALTRA MANO DE DIOS

Il 10 maggio a Napli e per i napoletani non può essere una data qualsiasi.

Infatti, in data 10 maggio 1987 il Napoli di Diego Armando Maradona vince il suo primo scudetto.

In una città dove lo sport è da sempre sentitissimo, dove il calcio era per molti "scugnizzi" un sogno, il giorno del trionfo non può essere paragonato a nessun'altra vittoria del titolo di Campioni d'Italia in un'altra piazza dello stivale.

Ed è da diversi racconti, diverse storie di quel giorno di giubilo che la magistrlae penna di De Giovanni si tuffa e fa rivivere le emozioni che hanno attraversato la città con una delizioza nota di malinconia ed intrecci sentimentali che coinvolgono generazioni passate, presenti e future in quel 10 maggio '87.

Dire che è libro sul calcio e sul Napoli sarebbe riduttivo. Io lo definirei un atto di amore di De Giovanni verso Napoli e verso i napoletani, una poesia di sentimenti messa in campo con la grande dote che l'autore possiede: la scrittura e la capacità di cogliere le emozioni.

Il racconto è breve, poco più di una cinquantina di pagine ma, le emozioni, le storie, i personaggi ed i sogni trasudano ad ogni riga.

Ogni volta che leggo questo autore mi sento in imbarazzo a descriverne la bravura, il suo talento a mio modesto avviso è illimitato e credo che di lui e dei suoi personaggi (in particolare del commissario Ricciardi protagonista di altri romanzi che vi consiglio di leggere se non lo avete ancora fatto..) possono ambire a rimanere nella storia della narrativa italiana al pari di Montalbano di Camilleri, per citarne un altro.
De Giovanni con questo racconto ha fatto sognare anche me, che di napoletano ho poco, mi ha rapito e portato al "carosello azzurro" ed al bagno di folla del San Paolo.

Grazie De Giovanno, garanzia di emozioni!
Lettura consigliatissima, anche a chi di calcio ne mastica poco...

Buona lettura

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De Giovanni
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Commenti

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Non sono una tifosa di calcio,ma nonostante questo e nonostante fossi piccola all'epoca, posso assicurare che se ne è "caduta" Napoli in quei giorni:)
Qui puoi bestemmiare su qualsiasi santo,fare quello che vuoi,ma non toccare mai Maradona!!!
Molto bella questa recensione,si avverte come De Giovanni ti abbia trasmesso pienamente tutta la passione!Complimenti!!!
P.s.:Io ancora devo decidermi a leggerlo!!!
E te pareva che De Giovanni da napoletano sfegatato com'è non ci scriveva un libro sulla sua amata squadra del Napoli! Li hai letti i suoi stati su FB quando gioca il Napoli? Soffre sempre!!
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gracy
06 Giugno, 2013
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@Ally
sarebbero perfetti per il tuo blocco del lettore ;))
non aggiungerò una recensione perchè tra tutte le squadre quella del napoli è quella che odio di più grazie ai tagli che ancora porto sui fianchi, ciononstante il libro, che ho sfogliato soltanto, è scritto bene e la tua recensione esaustiva nella sua semplicità.
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Fonta
06 Giugno, 2013
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Grazie Ally. Mi è entrato un pò di sangue Azzurro nelle cene leggendo questo libro. Poi l'autore è fantastico!!!
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Fonta
06 Giugno, 2013
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Il tifo, quello vero, senza violenza ma, sano è una cosa bellissima! Io con De Giovanni su FB ho disquisito su chi è più bravo tra Messi o Maradona..che come calciatore è un fenomeno ma, come immagine di sportivo lascia alquanto a desiderare...il risultato? A parole vince sempre il tifoso De Giovanni =)
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Fonta
06 Giugno, 2013
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Il 23 giugno forse avrò modo di conoscerlo di persona a Mantova in occasione della presentazione del suo ultimo libro in uscita proprio in quei giorni!!! =)
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Fonta
06 Giugno, 2013
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Beh, signor Polenta Violenta! Credo che leggendo questo libro non si possa mai parlare di "odio" verso una squadra o un'altra. Questo libro è una dichiarazione d'amore verso il calcio e verso la squadra del cuore. Chi vive il calcio con odio e riceve, purtroppo come te, violenza da esso, credo che non c'entri nulla con lo sport, anzi, credo sia una piaga che lentamente incancrenisce una cosa sana e bella!
Sono le persone che "odino" che fanno sì che gli stadi siano più arene di violenza che catini di passione sportiva per le famiglie! No?
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C.U.B.
06 Giugno, 2013
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Alessia ma questo e' per te !!!!!
beh ovviamente per odio, che è una parola grossa, intendevo quello calcistico e nient altro. e come te dico che la violenza che genera è un qualcosa di abominevole appunto perchè conosco di persona le conseguenze e ovviamente concordo con quello che dici. però cerca di capire anche il mio punto di vista, che se non è odio che va riservato per cose di ben altra natura è almeno risentimento. Ad ogni modo bisogna incoraggiare questo genere di pubblicazioni che danno un'aria mistica al calcio e lo fanno aprezzare anche ai profani, sulla scia di come hanno sempre fatto gli americani con miriadi di film su baseball, football e hockey; e inglesi, i veri maestri. basti pensare a febbre a 90, il maledetto united o simili. ora che cominciamo anche noi e non possiamo rimanere ancorati a eccuzziunale veramente o l'allenatore nel pallone
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