Dettagli Recensione
Niente, più niente al mondo.....
“Io vedo il cielo sopra noi
Che restiamo qui
Abbandonati
Come se non ci fosse più
Niente, più niente al mondo….”
Ascoltare “Il cielo in una stanza” di Gino Paoli da questo momento non sarà più lo stesso. Credo che mi verranno subito gli occhi lucidi, perché penserò “alla mia bambina” a quella bambina che ha pagato il prezzo del disagio economico, sociale dell’epoca in cui viviamo, perché storie come queste ormai tappezzano a dismisura la cronaca italiana ed è l’unico fenomeno che non conosce crisi. Lui disoccupato, lei colf a ore e una figlia che si ribella.
Credo di aver letto in apnea il più bel monologo della mia vita, mi avevano consigliato di leggerlo quando non avrei avuto pensieri spiacevoli per la testa e così è stato, ma non è bastato a lenire lo strazio e l’angoscia che mi ha invaso con prepotenza, Carlotto sa essere dissacrante e violento ma questa volta ha raddoppiato la dose, perché ha racchiuso la morte dell’anima in troppe poche pagine ed è riuscito a far smontare un rapporto madre-figlia in così poco tempo e con una lucidità precisa e tagliente, ma questa è una prerogativa che lui detiene e che come al solito riesce a colpire e in profondità.
“Ora niente, più niente al mondo rimetterà a posto le cose.”
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Commenti
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grazie, esce da sola...dal cuore.
Grazie Gracy... Complimenti!
:))
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