Dettagli Recensione
"Il diavolo certamente" di A. Camilleri - Commento
Cosa determina (racconto n. 4) il fatto che Claudia, ricattata, appena ritorna in possesso – grazie allo zelo del ladro Gianni - di lettere e negativi di foto compromettenti, venga borseggiata?
Qual è la forza occulta (racconto n. 5) grazie alla quale Tonino si libera finalmente dell’odiata nonna Ersilia?
Il diavolo, probabilmente.
Per quale strano sortilegio (racconto n. 6) in due coppie incrociate di coniugi/amanti i due presunti assassini si trasformano in vittime?
E chi infligge (racconto n. 9) la terribile pena del contrappasso, un male incurabile, a Diego, quarantenne gaudente che pratica tecniche di seduzione al limite della scaramanzia?
Qual è la forza oscura che sta alla base dell’antagonismo tra i due colleghi Mauro Giani e Silvio Consagra (racconto n. 10), al punto da punire l’uno, innocente, per l’omicidio dell’altro?
Il diavolo, forse.
Cosa si nasconde dietro al rimedio che Floriana escogita per la propria roncopatia (racconto n. 11) e cosa induce il sicario Homer a risparmiare un futuro sanguinario dittatore (racconto n. 13)?
Cosa induce la fedele segretaria Gisella (racconto n. 14), depositaria del vizietto segreto del capufficio Tommasi, a rivelare alla di lui moglie la sua presunta infedeltà)?
Il diavolo, sicuramente.
Quale spirito maligno favorisce i lapsus di Monsignor Costantino (racconto n. 16), che presto diviene lo zimbello dei fedeli?
E quale forza occulta determina il guasto dell’ascensore che preserva un rientro anticipato di Antonio Rocca dallo scoprire l’immancabile infedeltà della moglie Carla?
“Il diavolo certamente”. Queste e altre storie compongono la raccolta dei racconti di Camilleri: un’antologia ispirata alla simmetria aritmetica (trentatre racconti di dimensione perfettamente uguale) con la quale l’autore si riconferma abile nell’incuriosire i suoi lettori. Opera di veloce lettura, variegata per le storie che presenta, ottima occasione per evadere anche attraverso il sarcasmo a volte macabro o leggermente irriverente.
Bruno Elpis