Dettagli Recensione
La commedia romana
In questi settanta racconti Moravia è stato in grado di stupirmi; ammetto che avendo già letto molto di lui credevo di non potermi sorprendere più di tanto. Invece in queste novelle riesce a tirare fuori il meglio di sé: sono testi molto brevi, che vanno dalle cinque alle nove pagine, ma che nonostante l'esiguità del cartaceo sono pezzi ricchi, pieni di colore e di vita, ognuno in grado di formare un piccolo universo originale, con una propria storia e senza ricalchi e riusi di situazioni e di particolari. Me li vedo tutti davanti, questi romani simpatici, gioiosi, qualcuno fortunato, qualcuno che prende tante mazzate: Roma diventa una città simbolo dell'Italia del dopoguerra, con la sua voglia di presente, desiderosa di allontanarsi da quel passato che tutti conosciamo. Moravia, con una bravura di stile che difficilmente riuscirà a rieguagliare, è in grado di sfruttare al massimo il poco spazio bianco che concede ad ogni suo personaggio: riesce concretamente a modellare la vita con l'inchiostro.