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La faccia nascosta dei grandi misteri
Il sottotitolo del libro vi può aiutare a capire di cosa parla effettivamente: "Storie di delitti e misteri tra musica, cinema e dintorni". Sono 39 capitoli dalla lunghezza standard, né troppo breve né troppo lunga, che approfondiscono le morti di persone famose, alcune archiviate in maniera frettolosa, altre non ben comprese nelle dinamiche, che hanno contribuito a far avvolgere i protagonisti nel mistero, affidandoli per sempre al mito, alla leggenda o alla maledizione.
"Perché vivere lassù, sull'altra faccia della luna, non è facile ... Se nelle storie che raccontiamo in questo libro accadono cose eccezionali, ecco, è soltanto normale." Così si pronuncia Carlo Lucarelli nella copertina del suo ultimo libro, finito di stampare a giugno 2009.
Le sezioni in cui si suddividono i 39 saggi o capitoli sono: Morti misteriose; Sympathy for the Devil; Scena del crimine; L'isola dei famosi. Quest'ultima, per fortuna, non ha niente a che vedere con il reality televisivo, ma tratta le morti di Jim Morrison, John Lennon, Elvis Presley, Kennedy, Marilyn Monroe e James Dean. Molti sono gli interrogativi cui risponde Carlo Lucarelli nel suo "La faccia nascosta della luna": che cosa è successo a Brandon Lee sul set del film Il Corvo? Perché Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, Brian Jones, Kurt Cobain, Gram Parsons ed altri sono tutti morti all'età di 27 anni? E perché viene chiamato il Club del 27? Perché anche il 23 è un numero di rilevante importanza demoniaca? Cosa sono effettivamente i Poltergeist? Che rapporto c'è fra Joker e Heath Ledger? Perché, secondo Charles Manson, gli omicidi di Bel Air dovevano aprire una nuova era? Il rock è davvero la musica del Diavolo? Cosa accadde realmente a Mullholland Drive o a Flamingo Road? Chi è l'Oscuro Signore che popola i Fiordi? Oppure cosa accadde nella stanza 100 del Chelsea Hotel? E chi c'è dietro la leggenda di Black Dahlia? Il tutto è condito da storia del rock, del punk, dell'heavy metal, trattando i gruppi che hanno fatto la storia della musica e del cinema. Dietro tutto ci sono eccesso, genialità, droga e poesia. Ovviamente, lo stile di Lucarelli è inconfondibile e che dosa bene suspense ed indizi interessanti.
I capitoli che ho preferito sono stati quelli sulla Statale 90 con la leggenda dell'uomo morto, di cui non conoscevo l'esistenza, ma anche tutte le maledizioni intorno ai 3 film di Poltergeist che mi hanno terrorizzata da bambina. Ovviamente, mi hanno interessata tutti i capitoli, non ce ne è stato nessuno che non abbia gradito dall'inizio alla fine, forse per lo stile lucarelliano. Anche la ricostruzione sulle vicende riguardanti O. J. Simpson, John Wayne Gacy, Marvin Gaye o Wendy O. Williams.
E' stato interessantissimo il capitolo, più lungo rispetto agli altri, intitolato Sympathy for the Devil in cui viene ripercorso il rapporto del Diavolo nel suo evolversi ed essere accostato ai vari stili musicali riconducibili a l rock. In particolare, mi è piaciuto l'aneddoto finale in cui si parlava di un caso di cronaca nera italiana e si faceva una constatazione sul caso di Novi Ligure, cui oltre all'uso di droga dei colpevoli si citava anche l'ìnfluenza musicale di Marilyn Manson, ma si notava anche quali erano le letture di Erica che sul comodino aveva un libro con molti passi sottolineati. Il libro, in questione, era I Malavoglia di Giovanni Verga e sicuramente in esso non ci sono messaggi satanici.