Dettagli Recensione
Non esiste saggezza
Apprezzo sempre di più il genere racconto, sono sempre stata un pò ostica, ma devo dire che sono un interessante inframezzo tra un romanzo e un altro, tengono compagnia tra una fermata e un'altra della metro e ti lasciano, se scritti bene, il giusto sapore, quell'esatta sensazione dell'attimo.
Tra i dieci racconti di Carofiglio, a mio parere, ce ne sono alcuni che spiccano di più, come "Non esiste saggezza" "Il paradosso del poliziotto", "Intervista a Tex Willer" e "La doppia vita di Natalia Blum",e altri che non mi hanno entusiasmato molto e che proprio, per la forza e la debolezza, che può avere il racconto, quasi fatico a ricordare.
Lo stile di scrittura è chiaro, semplice e diretto, a volte i suoi racconti sfociano nel surreale, a volte la suspence ti cattura talmente tanto che li leggi tutto d'un fiato.
Difficile, e secondo me "sbagliato", paragonare questo libro con la famosa saga dell'avvocato Guerrieri, sono due forme diverse di scrittura, sicuramente ho ritrovato alcuni sui ingredienti vincenti e riconosciuto lo stile, ma il genere diverso scaturisce un giudizio a parte.
In "il paradosso del poliziotto" , Carofiglio sottolinea ancora una volta (come nel suo saggio) l'importanza delle parole, e lo fa attraverso una serie di domande che un giovane scrittore pone ad un uomo anziano, che di mestiere fa il poliziotto..
Apprezzo molto la capacità dello scrittore di passare da un saggio, al racconto e non rimanere imbrigliato unicamente nei "gialli" che gli hanno portato la notorietà.
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Commenti
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Complimenti.
Syd
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