Dettagli Recensione

 
Mutandine di chiffon
 
Mutandine di chiffon 2011-10-29 15:04:10 Valerago
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Valerago Opinione inserita da Valerago    29 Ottobre, 2011
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Memorie di un letterato

«Gli amici senza dubbio si muovono, seguono la loro via, si rendono ridicoli, sbagliano, perdono pezzi, spariscono per lunghi periodi; ma per me, ai miei occhi, la loro vera essenza è l’immutabilità, una sorta di persistenza naturale come di albero, di isola o di tempio greco, se vogliamo. Non è questione di lealtà, fedeltà, confidenza, affinità o altro. Stanno lì, ci sono comunque, li ritrovi anche al buio». Questa è una delle più belle definizioni dell’amicizia che io abbia letto. A scriverla Carlo Fruttero che, assieme a Franco Lucentini, ha costituito un famosissimo duo di giallisti. Ora, questa autobiografia si legge con enorme piacere e ci si rende conto del fatto che l’argomento chiave di molte di queste memorie è proprio l’amicizia. Fruttero ci parla della sua infanzia, le avventure giovanili in un castello piemontese, le scelte culturali e lavorative, tutto arricchito dalle sue personali considerazioni su ogni cosa; su tutto l’autore ha una sua precisa opinione e ce la suggerisce senza retorica. Ma la parte più importante del libro è, senza dubbio, rappresentata dai suoi rapporti con gli amici, quelli di una vita intera e quelli che lo hanno accompagnato solo per poco; amici famosi e non: letterati, editori, tutte le favolose persone che hanno lasciato un segno, Pietro Citati, Mario Soldati, il libraio Femore, Italo Calvino, ma anche tutti quelli che lo hanno aiutato nel lavoro, che lo hanno sostenuto e gli hanno suggerito spunti e riflessioni. E poi lui, Lucentini, il compagno di un viaggio letterario di grandissima classe. Fruttero ripercorre con nostalgia e freddezza insieme le tappe del loro rapporto lavorativo e di amicizia. «E’ un candido autentico, e perciò irresistibile». L’autore si rammarica di non poter descrivere l’amico in maniera esauriente, non gli basterebbe un libro intero per far capire, davvero, chi fosse Lucentini, figuriamoci un semplice capitolo all’interno delle sue memorie. Ma il messaggio arriva lo stesso e, assieme a quella di Lucentini, emerge la figura di Carlo Fruttero, letterato ed uomo di cultura che vuole condividere un po’ della sua vita con noi, in modo semplice ed immediato. «La notorietà non è la gloria e non merita atteggiamenti fieri».

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Chi ha amato Fruttero e Lucentini non può non leggerlo
Trovi utile questa opinione? 
60
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

1 risultati - visualizzati 1 - 1
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Bellissima la citazione! concordo con te!...da farne tesoro! :))
1 risultati - visualizzati 1 - 1

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Le vie della katana
A schiovere
Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi
Un buon posto in cui fermarsi
Finché divorzio non vi separi
La guerra privata di Samuele
Spizzichi e bocconi
La coscienza di Montalbano
Tre cene
Chiaroscuro
Angeli e carnefici
Sei casi al BarLume
A grandezza naturale
Il libro dei mostri
Le ragazze sono partite
Come una storia d'amore