Dettagli Recensione
Top 500 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
una pulp romanesca!
Di questo libro di racconti di Ammanniti il clou è "L'ultimo capodanno" (di cui successivamnte Mondadori ha fatto anche una edizione af hoc).
Ad una lettura superficiale può sembrare un testo di puro divertimento, tanto è paradossale e inverosimile. In realtà, i personaggi e le ambientazioni sono magistralmente calate nella quotidianità di Roma. Una città sopravvissuta al tempo, la città eterna... perchè sa come si fa!
La storia inizia e si conclude la notte di un capodanno, in uno di quei comprensori - palazzi all'interno di un recinto di verde che fanno tanto vippume - che circondano Roma, specie sulla Cassia. Ne sono protagonisti diversi personaggi con storie che si intrecciano le une alle altre. E' rappresentata una umanità varia: dal gigolò nostrano alla vecchia nobile ninfomane, al borghese adultero e masochista, ai due tossici fuori di testa, alla bella Giulia che si vendica del tradimento del marito mettendogli il lassativo nel bicchiere, alla famiglia "normale" con bambino e nonno che tanto normale non è, e la banda dei nolani...
Basta un imprevisto e si scatena il caos e succede di tutto. Fino al botto finale che sommergerà tutto.
Ammaniti riesce a cogliere dietro il grottesco l'anima nera che c'è in tutti noi. Pronta ad emergere appena l'ambiente o le circostanze provocano l'abbassamento delle barriere del conformismo.
E' un racconto che si legge d'un fiato. E che lascia un po' storditi.
Marco Risi ne ha tratto un film, un paio d'anni dopo. Però, come al solito, suggerisco di leggere prima il libro. Anche perchè è molto più stupefacente, paradossale e sorprendente. Colpisce direttamente l'anima.
Indicazioni utili
Commenti
3 risultati - visualizzati 1 - 3 |
Ordina
|
Però aspettate!!! Come il film??? Risi???...Ignurante che sono, non lo sapevo! Corro a documentarmi su internet...
3 risultati - visualizzati 1 - 3 |