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...e il dipinto prese vita...
Per essere il mio primo libro di Tabucchi devo dire: promosso a pieni voti!!
E il fatto che io non sia un fan dei racconti brevi è tutto dire e questo mi farà sicuramente tornare in libreria a cercare altri suoi scritti.
Comunque il libro è diviso in tre parti ben distinte:
_Gli Adagi (che sono senza alcun dubbio i miei preferiti,e dove troviamo dei racconti legati alla fantasia,alla libere associazioni e ai sogni,su tutti il racconto "Sognando con Dacosta" dove percorriamo un viaggio nel sogno,tra una monaca portoghese e un Angelo barman)
_Gli Andanti con brio (dove troviamo un aria più giocosa nei racconti,e più votato all'assurdo;infatti vi troviamo la rivisitazione del "il testamento" di Maria Helena Vieira da Silva dove lei lascia ai suoi amici dei colori;oppure la lenta morte di una Multipla Seicento fino ad arrivare a seguire un "Maestro" che fa dei provini per un film...dovrà scegliere tra Kafka,Svevo,Dostoevskij e tanti altri).
_Le Ariette (qui invece troviamo dei racconti più didascalici,diciamo che è la parte che ho apprezzato di meno,ma dove rimane comunque la bellezza e la poesia della quale Tabucchi ci ha deliziato).
Naturalmente prima di ogni storia troviamo un'immagine che ci introduce il racconto,che sia una fotografia,un dipinto,o una scultura conta poco,quello che conta di più e che Tabucchi ci fa letteralmente galoppare in un mondo dove staremo talmente a nostro agio che far ritorno alla realtà un po' ci dispiacerà.