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Viaggio all'alba del millennio
 
Viaggio all'alba del millennio 2011-05-14 05:27:01 Renzo Montagnoli
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Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    14 Mag, 2011
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Come siamo

“ Massima allerta negli aeroporti.
Minacce d’attentati.
Particolare attenzione sui voli con destinazione Roma. “

Di Massimo Maugeri ho già letto, e apprezzato, il romanzo Identità distorte, un thriller di genere fantastico che, per certi aspetti, può far venire in mente 1984 di George Orwell, nonché La coda di pesce che inseguiva l’amore, un racconto lungo di analogo genere, scritto con Simona Lo Iacono.
In entrambi casi ho rilevato la notevole capacità visionaria di costruire trame, personaggi e ambienti che, pur su basi reali, sono una proiezione della fantasia, ma mai mi era capitato di leggere qualche cosa di suo che, per quanto con le sfumature della creatività, fosse strettamente aderente all’attuale, al mondo in cui viviamo, al come siamo e al perché così siamo.
Viaggio all’alba del millennio colma questa innocente lacuna e fornisce, attraverso quadretti di situazioni, un’immagine purtroppo realistica della società contemporanea. Non è improbabile che, con altri aspetti, la natura umana fosse così anche anni fa, o addirittura secoli fa, perché il dramma dell’uomo è la sua innata solitudine, che deriva da quel tempo incerto che è la vita, la cui conclusione certa non può lasciarlo indifferente, con un’angoscia latente che a volte emerge in modo esplosivo con tutte le conseguenze del caso. Del resto assicurare la certezza di un dopo è proprio delle religioni, ma resta un atto di fede, poiché nessuno che ci ha lasciato è venuto poi a confermarci che in effetti la vita, magari in altra forma, è eterna.
Ecco allora che l’umanità insegue dei feticci terreni, obiettivi, scopi, frutto per lo più di un’illusione e come tale di profonda e insanabile insoddisfazione.
Assistiamo così alle depressioni, alle dissociazioni, alla disgregazione di antichi valori fondanti che sono sotto gli occhi tutti, ma che spesso non sappiamo cogliere. Ed è questo che ha fatto Maugeri con questa raccolta di racconti, di cui il primo, Viaggio all’alba del millennio, dà il titolo all’intera opera. In esso, il naturale timore per i viaggi in aereo si accompagna alla vera e propria ansia per un ipotetico dirottamento, tanto più possibile dopo il noto attentato dell’11 settembre alle torri gemelle di New York. Ed è tanta l’apprensione che il possibile finisce per diventare certezza, con una continua ricerca del terrorista, fino alla sua identificazione, quasi sempre un innocente altro passeggero.
La famiglia, istituzione sempre più alla deriva e nella quale tensioni sopite quando esplodono portano a violenze eclatanti, fa pure parte di questi quadretti, ma non mancano i drammi degli immigrati clandestini, il crescente razzismo, il rifiuto della realtà, quando questa ci sembra insopportabile,insomma Maugeri con questo suo libro ci pone davanti a uno specchio in cui ci riflettiamo con le nostre distorsioni, i nostri piccoli e grandi problemi, ma a differenza dello specchio di Alice non lo attraversiamo per andare in un mondo migliore; restiamo invece tenacemente aggrappati a questo caos infernale, perché, nonostante tutto, è meglio di niente, con un fatalismo che ci accompagna negli anni e che si rafforza fino a quando, arrivati all’ultima stagione, ci illudiamo ancora una volta che il mondo della nostra giovinezza fosse più soddisfacente, una pietosa autoassoluzione che ci aiuta a varcare l’ultima porta.
Viaggio all’alba del millennio potrà anche irritarci, perché mettere a nudo quel che siamo non fa mai piacere, ma di sicuro dovremo convenire che siamo proprio così, una presa di coscienza che forse ci indurrà a vivere un po’ diversamente da come abbiamo fatto fino ad ora.


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