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io non voglio morir cantante se al buon sonno del
In questo pamphlet di otto monologhi teatrali
canzoni e ballate Stefano Benni da voce alle donne, suore, madri,
amanti, top manager, anziane; ognuna racconta
le miserie degli uomini, ne esce fuori un testo graffiante e originalissimo.
Fra i tanti monologhi voglio proporvi quello della moglie che piange
il moroso ucciso dai fascisti e alcune strofe della canzone che avrebbe dovuto cantare De Andrè ma , come dice Benni, “Fabrizio ha deciso di suonare altrove”.
Dal monologo Vecchiaccia:
I fascisti di merda porcoddio - hanno sparato
A Vincenzo che aveva diciotto anni perché suo fratello era andato in montagna e a sua madre che lo difendeva col forcone le hanno
rotto la testa, tanto fate finta di niente,bisogna chiuderla la storia,dire che ora è nuova la storia,ma la storia non smette mai di sanguinare,ma sì pesateli a uno a uno i morti e poi fate i conti e i bilanci e vendeteli
e intanto aprono di nuovo la porta e sparano in gola, non è vero che è così cambiata la storia, voi volete farli tornare, anzi siete tornati, bastardi porcoddio,quanti anni avete?quanti ne sono passati?
Da Quello che non voglio (Canzone per Fabrizio De Andrè)
io non voglio morir cantante
se al buon sonno del padrone
servirà la mia canzone
io non voglo morir poeta
di ogni passione sceglier la dieta
gioie,amorini dolori piccini
da imbalsamere dentro il rimario
io non voglio morir artista
accucciato come un vecchio cane
sotto il trono del re di denari
tra leccaculi e cortigiane
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