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Un titolo che non si può scordare...
Devo essere sincero e perciò vi dico il motivo per cui ho lasciato questo libro a giacere un po' sul comodino: il titolo.Infatti quelle parole messe una dietro l'altra a significare qualche cosa di inequivocabile mi provocavano una duplice sensazione: una di naturale curiosità, l'altra di repulsione, perché mi balzava subito agli occhi l'immagine di una vecchietta, magari una povera pensionata, mentre veniva brutalizzata sul marciapiedi della metropolitana.Poi, una sera mi sono deciso e mi sono detto che mal che vada, se dopo le prime righe capisco che è una vaccata, lo butto.E invece dalla prima pagina sono passato senza accorgermene all'ultima, nonostante un certo linguaggio trasgressivo che probabilmente è proprio dei giovani d'oggi. Anzi, direi che questa forma espressiva è essenziale in questo caso alla narrazione, costituita da una serie di episodi che trovano origine nell'adolescenza.Un filo comune, a parte il linguaggio, è dato dall'ironia e dal paradosso, caratteristiche che addirittura sono prorompenti, anzi dissacranti di molti aspetti del mondo degli adulti.In questo Vincenzo Trama riesce a dimostrare un'originale vitalità che sembra esulare dalla sua giovane età, perché osservare la nostra società con occhio critico non è difficile, ma riuscire a coglierne gli aspetti grotteschi per costruire sugli stessi una vicenda che porta a ridere, lasciando però un retrogusto amaro, è proprio di scrittori che hanno alle spalle una lunga esperienza non solo letteraria, ma anche umana.E nemmeno a farlo apposta il racconto che mi ha impressionato più favorevolmente è proprio quello che dà il titolo alla raccolta. Non preoccupatevi, perché non viene brutalizzata nessuna vecchietta, ma è una vicenda spassosa di un grafomane e delle cure per guarirlo, con un corollario di personaggi che rappresentano, all'estremo, comuni figure che ci stanno intorno.Se volete un libro da leggere in spiaggia, questo di Vincenzo Trama fa al caso vostro: scorre veloce e diverte, anche se alla fine vi sorgerà spontaneo un dubbio, una sorta di tarlo che vi farà pensare che quel che si è letto è la realtà di cui siamo parte, volutamente esagerata nelle caratteristiche, ma è la nostra vita attuale.
Una scrittura giovane, ma piacevole e questo non è di certo poco.