Dettagli Recensione
Una predica
Oriana Fallaci è a New York e sente dentro di sé una sensazione strana, prende il telecomando e accende la televisione e quello che vede le scatena una rabbia dentro che solo un foglio e una penna possono provare a stemperare.
L'America ha subito un attentato terroristico, siamo nel 2001 e dopo dieci anni la “fiorentina” non può più restare in silenzio.
Viene contattata dal Corriere della sera che le chiede un articolo, la sua rabbia è troppa e l'articolo verrà ridotto molto, ma come lei stessa ha detto “un urlo non si può pubblicare in due tempi”, all'articolo infatti seguirà la pubblicazione del testo integrale ovvero questo libro.
Ho letto altri libri della Fallaci, questo è davvero molto tosto, tutta la rabbia e l'orgoglio sono portati ai massimi livelli. È una donna arrabbiata perché “la gente è sorda” e con questo testo cerca di dare il suo contributo, la sua sveglia.
Non voglio entrare nel merito del libro, posso solo dire che il testo trasuda davvero tanta rabbia e se su alcune cose mi lascia un po' pensierosa, altre mi trovo a condividerle. Quello che si può dire dell'autrice è che è sempre stata una donna in prima linea e che non ha mai avuto paura di esternare le sue opinioni, questo ce lo dimostra anche il finale del libro:
“Stop. Quello che avevo da dire l'ho detto. La rabbia e l'orgoglio me l'hanno ordinato. La coscienza è pulita e l'età me l'hanno consentito. Ora basta. Punto e basta.”
Forte, diretto ed estremo.
Buona lettura!
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Commenti
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Ho letto questo libro appena pubblicato. Come dici tu, è assai tosto ; attraverso le pagine, prima dei suoi pensieri mi è giunta la sua rabbia.