Dettagli Recensione
Terrore e terrorismo: ieri e oggi.
Con “Terrore e terrorismo” Francesco Benigno riporta la sua attenzione – e per effetto anche quella del lettore – su tematiche di grande attualità ma che in verità sono un fenomeno diffuso e radicato da anni: il terrorismo. Come si è evoluto questo? Come si è giunti a questa dimensione all’interno della quale il fenomeno sembra essersi quasi volatilizzato a fronte delle tante e diverse forme con le quali è giunto a palesarsi?
Ma ciò che è cambiato non è soltanto la tipologia più intrinseca di terrorismo, è cambiato anche il terrorista stesso che in passato era collocato in una dimensione “interna”, mentre, nel presente, nell’oggi, è radicato in una dimensione “esterna” tanto che sempre più sovente è la tendenza ad associarlo all’Islam, alla religione, allo straniero, allo sconosciuto, a ciò che non conosciamo e non possiamo controllare.
Per la sua analisi Benigno parte dalla disamina terminologia del termine stesso di Terrore e terrorismo tanto nell’ottica territoriale italiana quanto in quella europea. Dal punto di vista stilistico l’opera non è appetibile a un pubblico eterogeneo essendo troppo impostato come un saggio di settore e nonostante gli intenti di volersi “aprire” a tutti, di individuare delle costanti del fenomeno terroristico.
Tra i principali obiettivi, il saggiatore cerca di staccarsi dall’idea di terrorismo per approfondire il fenomeno correlato anche alla matrice religiosa.
Fuorviante è il metodo. L’opera è talmente densa di significati e talmente ampia nelle sue descrizioni da tendere ad essere dispersiva. L’autore ha il grande pregio di riuscire ad essere oggettivo ma il conoscitore è chiamato a mantenere un’attenzione costante e vigile. La sua panoramica, sia quando di parla di Cuba che di Papa Giovanni Paolo II, che dagli anni di piombo, non subisce influenze.
Pone una particolare attenzione, ancora, sulla disamina: bene vs male. Benigno ha manifestato la visione di tornare al metodo storico. L’idealizzazione, l’associazione del volto di un costume al volto di un terrorismo. Un’ulteriore interrogazione su cui si sofferma il libro è il considerare la violenza giusta.
Una lettura non semplice ma che invita alla riflessione, che invita alla meditazione.
Indicazioni utili
- sì
- no
Commenti
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |
Ordina
|
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |