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The Game
 
The Game 2019-04-16 20:00:16 siti
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
3.0
Contenuti 
 
5.0
Approfondimento 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
siti Opinione inserita da siti    16 Aprile, 2019
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Mutatis mutandis...

Copertina nera, al centro, piccolo, il nostro pianeta, sospeso. Uno spazio fisico ridotto per contrasto a quello della realtà aumentata che la rivoluzione tecnologica ha prodotto e che noi stiamo vivendo, forse subendo, sicuramente producendo in una spirale auto-generativa la quale avviluppa il tutto, il reale e il virtuale, in una commistione dall'indubbia identità ibrida.
Rivoluzione la cui portata non è certo chiara nei suoi esiti finali, ammesso che una fine abbia, e che sarà destinata a evolversi in un indefinito che non è possibile immaginare. Detrattori, pare dirci Baricco, fatevi avanti, spendete il vostro lume per argomentare le nefandezze prodotte da tale cambiamento e vi ritroverete arresi nel constatare che ciò in cui siamo attualmente invischiati, altro non è che il puro e semplice prodotto del genio umano.

Con fare sommesso, ammiccando al lettore, pazientemente l'autore ci prende per mano e ci conduce in un confortevole viaggio partendo dalla tesi che domina ogni assunto: la modalità gioco, tipica dei primi videogiochi è il linguaggio specifico sul quale è stato costruito tutto quello che gravita oggi intorno a noi. Il viaggio, inizialmente, nella sua prospettiva rigorosamente cronologica, appassiona e incuriosisce in maniera proporzionale all'età che si ha: più ci avvicina a quella dell'autore, più ci sente coinvolti; di contro neanche il più giovane si sente abbandonato, perché il tono colloquiale e il registro medio lo fanno sentire degno destinatario. Per facilitare ulteriormente la comprensione, a corredo, significative cartine che rappresentano l'evoluzione tecnologica legata all'informatica, le varie tappe come dorsali emergenti da un mare piatto e calmo che custodisce nei suoi abissi, in un'ottica invertita, tutto il reale finora esperito. Il viaggio, o meglio il percorso, ora molto simile al volo di un drone diventa però a tratti ansiogeno come un volo areo disturbato da più perturbazioni che fanno tremare ogni certezza riaccendendo sopite fobie. Più volte mi sono ritrovata a pensare a quanta resistenza iniziale abbia io usato contro molte delle novità che si sono susseguite in modo repentino e quante alcune di loro ancora mi siano sconosciute, persistendo l'atteggiamento di fondo: la paura dell'appiattimento, dell'omologazione, della manipolazione. E poi all'improvviso razionalizzare un evento significativo quale la nascita del figlio primogenito e richiamare alla memoria le sue fotografie scattate con la fotocamera del telefono, quello che ritenevo accessorio fino a pochissimo tempo prima del lieto evento. Ecco, l'intelligente sguardo di Baricco, mi ha messo di fronte a me stessa dentro quel grande fenomeno, mi ha permesso di leggere la mia esistenza all'ombra dell'innovazione, andando magari a quel lontano '95 quando la prof. all'università chiedeva un saggio in formato word e l'amico informatico capace di scriverlo sotto mia dettatura pareva essere il depositario della verità rivelata, o quando ancora alcuni anni dopo andai alla faticosa ricerca di un personal computer il cui possesso non rientrava nelle mie facoltà finanziare, fu un medico a prestarmelo. Vero dunque che questo sistema iniziava, fin da subito, a far percepire un digital divide che non a caso oggi contribuisce a caratterizzare la povertà economica mentre, in altre latitudini, alimenta povertà ideologica.

Consiglio sicuramente la lettura perché permette uno stacco critico necessario, una tappa di avvicinamento a una consapevolezza che è sempre difficile raggiungere mentre un fenomeno è ancora in corso e muta sembianze in modo imprevedibile.

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Commenti

4 risultati - visualizzati 1 - 4
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Commento sublime!!
Laura, sei stata di grande chiarezza. Un Baricco ammiccante già un po' mi sconforta. Leggo che consigli la lettura di questo libro. Però già coltivo, e non da ora, un forte stacco critico, come verso tutte le mode e le infatuazioni tecnologiche e culturali. Al momento quindi lascio.
In risposta ad un precedente commento
siti
17 Aprile, 2019
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Esagerato! Il tuo commento mi aveva spinto alla lettura, devo dire che Baricco non è però nelle mie corde: mi sono piaciute le sue intuizioni, il taglio colloquiale e didascalico con le innumerevoli riprese meno; avrei preferito una trattazione rigorosa perché il contenuto trattato secondo me ne esce svilito dallo stile usato.
In risposta ad un precedente commento
siti
17 Aprile, 2019
Segnala questo commento ad un moderatore
Emilio, il contenuto è molto interessante(trascende le mode, anzi aiuta a inquadrare il fenomeno) , lo stile ti irriterebbe!
4 risultati - visualizzati 1 - 4

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