Dettagli Recensione

 
Tutti i nemici del Procuratore. L'omicidio di Bruno Caccia
 
Tutti i nemici del Procuratore. L'omicidio di Bruno Caccia 2017-03-31 13:27:26 ornella donna
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
5.0
Contenuti 
 
5.0
Approfondimento 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
ornella donna Opinione inserita da ornella donna    31 Marzo, 2017
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Un omicidio incompleto a Torino

Paola Bellone, vice procuratore onorario a Torino, scrive Tutti i nemici del Procuratore. L’omicidio di Bruno Caccia, Laterza. A Torino il 26 giugno 1983 in via Sommacampagna, breve lembo d’asfalto che dalle prime pendenze della precollina torinese si affaccia sul Po tra i due ponti più centrali della città, a tarda sera viene ucciso il procuratore Bruno Caccia. Un omicidio che lascia sgomenti: Torino, tra il 1976 e il 1982 ha assistito a 17 omicidi e a oltre 50 “gambizzazioni”, e con quest’ultimo si teme un ritorno nell’incubo del terrorismo. Ma chi era Bruno Caccia? E’ stato il pubblico ministero del rinvio a giudizio nei confronti del nucleo storico delle Brigate Rosse (vedi processi a Fabrizio Peci, Renato Curcio ed affini), il primo atto di opposizione di uno Stato democratico al terrorismo rosso che avrà un alto prezzo di sangue da pagare, sia in Italia che nella stessa Torino. Ora, dopo tanti anni, perché questo libro? Che cosa significa? Una fortuita coincidenza segna l’uscita di questo testo e ne attualizza l’argomento, altrimenti relegato ad un passato che non è più. E’ un testo che inizia dalla fine: il 22 dicembre 2015 la Direzione Distrettuale Antimafia di Milano arresta il presunto esecutore materiale dell’omicidio, Rocco Schirripa, panettiere. L’uccisione è dunque rubricata come omicidio di mafia, il primo che attesta l’infiltrazione della ‘ndrangheta al Nord. Quindi prima i terroristi rossi, poi la ‘ndrangheta. Il libro della Bellone elabora però altre ipotesi. Innanzitutto raccoglie una marea di documenti che non sono mai entrati in un’aula di giustizia: e sono le testimonianze dei magistrati e degli amici torinesi, dei familiari del Procuratore. Vengono, così, pian piano, elaborandosi altre piste alternative. Sullo sfondo, soprattutto, ci sono i veleni e le pesanti ambiguità di un mondo legale dei magistrati spaccato in due nette correnti: tra quelli che appoggiano il procuratore-uomo di Legge, con una visione della propria professione precisa, integerrima, quasi “sentita come un sacerdozio”, e quelli che lo subivano come un pesante ostacolo. Quindi “nemici interni di Bruno Caccia complici di criminali. (…) Si ricorda con amarezza alcuni anni di malcostume giudiziario dopo la sua morte, in cui ci fu un forte tentativo di bloccare lo sviluppo di certi processi per evitare il vaglio dibattimentale.”Dunque il Procuratore fu ucciso perché “ostacolava colleghi disponibili”, magistrati inquinati. “Un magistrato inquinato è una contraddizione di termini. Non espellerlo comporta non solo il rischio del “chi l’ha fatto una volta può rifarlo”, ma innesca un circolo vizioso: perdonato lui, si perdonerà anche il collega pigro e magari anche quello incompetente.”
Un libro interessante, pregnante, preciso nella ricostruzione dei fatti; ma è anche un testo scomodo, che forse a molti non piacerà. Non dibatte solo sulla magistratura deviata, ma compie una precisa accusa: nessuno all’epoca provò a far luce sugli intrecci sporchi delle inchieste di Caccia: sui retroscena delle Tangenti Story al Comune di Torino, sullo scandalo petroli che coinvolse uomini di Andreotti, sul riciclaggio al Casinò di Saint-Vincent. Ecco perché, forse “un boss calabrese dalla bocca cucita è il migliore fra i colpevoli”. Un mosaico complesso, non del tutto completo. Anche dopo trent’anni.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Consigliato a chi ha letto in precedenza Giancarlo Caselli, Assalto alla giustizia, ed. Melampo; oppure Giancarlo Caselli, Le due guerre, Ed. Melampo.
Trovi utile questa opinione? 
50
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Liberata
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Le furie di Venezia
Valutazione Utenti
 
4.0 (2)
La regina dei sentieri
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Non rivedrò più il mondo
Fuori dai confini
Il grifone
Complici e colpevoli
Cacciatore di mafiosi
L'ultima notte di Raul Gardini
Donbass. La guerra fantasma nel cuore d'Europa
Una terra promessa
Jenin. Un campo palestinese
La società signorile di massa
Dio odia le donne
Stai zitta
I cantieri della storia
Oriente e Occidente
Lo scontro degli Stati civiltà
Manuale del boia