Dettagli Recensione
Il guerriero Sudafricano
Correva l’anno 1974 nell’isola carceraria di Robben Island quando appunti si sommarono ad appunti, ricopiati in una calligrafia minuscola per completare un manoscritto segregato, nascosto ed infine sfuggito alla censura.
Nelson Mandela nacque nel 1918 in un minuscolo villaggio di capanne in terra battuta, tra verdi valli erbose e fiumi limpidi, in un tempo scandito da tradizione, rituali e tabù. In quegli stessi anni la minoranza etnica bianca dava inizio ad un sistema di violenta dominazione razziale verso la maggioranza nera, sistema consolidato nel dopoguerra col termine di Apartheid .
Tutta la vita di Mandela sara’ destinata ad una lotta indefessa alle persecuzioni verso i nativi umiliati, emarginati e privati di ogni diritto e questa autobiografia raccoglie i suoi primi settant’anni di vita : l’infanzia, gli studi universitari, la militanza politica, i diecimila giorni di carcere, la liberta’ e la vittoria.
“ Mai, mai e poi mai dovra’ accadere che questa splendida terra conosca di nuovo l’oppressione dell’uomo sull’uomo. Il sole non dovra’ mai tramontare su questa gloriosa impresa dell’umanita’. Che la liberta’ possa regnare in eterno. Dio benedica l’Africa !” (Dal discorso di insediamento)
Il libro e’ la storia di un’icona, ma anche di un intero Paese all’estremo sud del continente africano. Madiba, popolo e Sudafrica sono un unico colore primario.
Se egli fu un bravo avvocato, se fu uomo di indole coriacea, un grande leader e oratore politico, da questo suo lavoro evinco non fosse un affabulatore della lingua scritta, vista la pesantezza dell’opera. E’ un volume molto lungo, seicento pagine a caratteri minuti, disperatamente colme di tutti i dettagli che una mente umana possa ricordare prima e puntualmente imprimere sulla carta poi.
Manca una spinta emotiva nella penna, che ritenevo scontata visto l’argomento drammatico le cui ferite abbisogneranno di generazioni prima di essere sanate.
Per quanto sia certamente un documento molto importante sulla vita del Nobel e sulla lotta all’apartheid, e’ stato per un interesse esplicito e pura testardaggine che ho completato questa lettura estenuante. Giunti alla fine, bellissime le pagine dove finalmente Mandela scioglie le cinghie e libera l’anima.
“ Il desiderio di riscatto della mia gente – perche’ potesse vivere la propria vita con dignita’ e rispetto di sé- ha sempre animato la mia vita, ha trasformato un ragazzo impaurito in un uomo coraggioso, un avvocato rispettoso delle leggi in un ricercato, un marito devoto alla famiglia in un uomo senza casa, una persona amante della vita in un eremita”.
Dura e’ dura, in ogni caso buona lettura.
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Ti consiglio "Un arcobaleno nella notte" sulla storia del Sud Africa
Trovo in ogni caso la tua recensione molto utile