Dettagli Recensione
Un potere che muove il mondo
In Zero zero zero Roberto Saviano ci fa immergere nel mondo della cocaina; realtà che, come impariamo già nelle prime pagine, può essere tanto quella lontana dell'America centrale quanto quella dell'uomo che ci precede in fila alle Poste.
Saviano per questo romanzo ha svolto un grandissimo lavoro di studio e ricerca. Come lui stesso racconta in varie interviste in questi anni ha incontrato molti pentiti o infiltrati nel narcotraffico, ha ascoltato centinaia di registrazioni, studiato centinaia di pagine di atti giudiziari.
L'idea è quella di raccontare un fenomeno criminale di proporzioni mondiali in un romanzo che unisce elementi giornalistici e elementi letterari.
Quello che ne viene fuori è un libro estremamente coinvolgente in alcune pagine (soprattutto quelle dedicate alle indagini italiane) e a mio parere un po' caotico in altre. La mia impressione è che per Roberto Saviano non ci sia più (o non ci sia mai stato) tempo per l'analisi equilibrata della realtà. Tutto è impetuoso, tutto sta succedendo ora davanti ai nostri occhi senza che riusciamo a rendercene conto. Ciò sarà senz'altro vero ma non ritengo che questo stile vada a favore di un libro che si propone anche di informare oltre che di denunciare. Temo piuttosto che non faccia che appesantirlo.
Troppo spesso ho avuto la sensazione leggendo di essere "istruita" come chi ha bisogno di una scossa per guardare finalmente il mondo dalla giusta prospettiva.
Non viene mai citato un saggio, una fonte giudiziaria, una statistica, una mappa dove poter eventualmente trovare conferma. Ci viene chiesto di fidarci e reagire più emotivamente che razionalmente.
L'aspetto del romanzo che mi ha più colpito è sicuramente la capacità di Saviano di approfondire la complessità delle vicende umane. Lungo il racconto incontriamo uomini e donne che la cocaina l'hanno consumata, venduta, trasportata, prodotta. Entriamo nelle loro vite e per un po' ci sembra di cogliere con precisione di cosa si parla quando si parla di narcotraffico.
Chiuso il libro mi sono sentita forse un po' stordita, non sono riuscita ad assimilare purtroppo tutti i dati. La sensazione però di un mondo criminale che si muove parallelamente alle nostre vite quotidiane e in modo invisibile cambia le economie e le vicende di interi Stati è molto forte e mi ha dato un nuovo punto di vista per poter leggere le notizie con una visione più ampia.