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I mille nomi della droga
Roberto Saviano ha deciso di compromettere la sua libertà denunciando vari clan mafiosi e dal 2006 deve vivere sotto scorta.
Attraverso questo libro inchiesta ci fa capire che “giri” fa la droga.
Ci mette in guardia perché molto spesso non ci pensiamo, ma anche chi ci sta accanto fa uso di queste sostanze stupefacenti e proprio nel primo capitolo ci fa vedere gli effetti che la cocaina può avere su chi l’assume.
Vuoi essere bello sveglio di mattina? Usi la cocaina.
Vuoi fare gli straordinari senza sentire la fatica? Usi la cocaina.
Vuoi divertiti di più? Usi la cocaina.
[…]
La cocaina e tutte le droghe in genere portano in un baratro immenso da dove è difficile uscirne, più ti fa stare bene quando l’assumi più ti fa cadere a pezzi in un secondo momento.
L’autore con lo stile del discorso libero indiretto fa provare al lettore molteplici sensazioni: la paura ed il desiderio sono le principali.
Attraverso le sue 448 pagine viviamo le storie di moltissimi protagonisti che si sono compromessi per colpa della polvere bianca molto pregiata.
Che altro dire?
Si tratta di un libro forte e violento, non è di certo un romanzetto da leggere sotto l’ombrellone.
È un libro che fa riflettere e fa spaventare.
Si tratta di un ben studiato reportage sulla droga e sulla camorra.
Un libro che di primo acchito potrebbe scoraggiare per la sua mole, ma dopo averlo iniziato il lettore non riesce a fermarsi e come dice Saviano “Scrivere di cocaina è come farne uso”, quindi il lettore si trova a rabbrividire davanti a quello che legge, ma nello stesso tempo ne vuole sapere sempre di più perché la nostra mente è fatta così.
Un libro che vi farà aprire gli occhi.
Buona lettura!
“Guarda la cocaina, vedrai polvere.
Guarda attraverso la cocaina, vedrai il mondo.”
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