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Per non dimenticare...
“Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande. Si muore spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze, perché si è privi di sostegno.”
Oggi è il ventunesimo anniversario dell’attentato di Capaci e voglio ricordarlo prendendo spunti da questo libro che parla molto dell’uomo che era Giovanni Falcone. Non esistono mafie, soprusi, omertà, prevaricazioni e sfrontati poteri politici di fronte a un uomo meritevole del nostro tempo, che ci ha lasciato una testimonianza che non andrebbe dimenticata.
Per non dimenticare un grande lavoratore capace e ironico.
“Non sono Robin Hood, ne un kamikaze e tanto meno un trappista. Sono semplicemente un servitore dello stato in terra infidelium”.
Per non dimenticare l’ottimismo di un uomo che auspicava la vittoria finale avvalendosi della certezza che lo Stato ha i mezzi per sconfiggere la mafia, ma non lo Stato ideale e immaginario, ma questo Stato, così com’è.
“Appartengo a quella categoria di persone che ritiene che ogni azione debba essere portata a termine. Non mi sono mai chiesto se dovevo affrontare o no un certo problema, ma solo come affrontarlo.”
Per non dimenticare un Magistrato da manuale, un servitore dello Stato che dà per scontato che lo Stato debba essere rispettato. Paradossalmente, cercando solo di applicare la legge si è trasformato in un personaggio disturbante, un giudice che dà fastidio, un eroe scomodo. Dotato di una straordinaria capacità di lavoro e di una memoria di elefante, ha saputo sfruttare in modo intelligente la polizia. Si è circondato di persone qualificate. Si è dimostrato rigoroso all’estremo nell’esercizio del suo mestiere di inquirente: senza mai colpire obiettivi vaghi; senza mai imbarcarsi in alcuna iniziativa di cui non si fosse assicurato il successo; senza mai entrare in polemica personale con un presunto mafioso….niente sguardi di intesa, niente rapporti basati su tu, ma nemmeno insulti: devono rendersi conto di trovarsi di fronte allo STATO.
“-Signor Coppola che cos’è la mafia?
-Signor giudice, tre magistrati vorrebbero oggi diventare procuratore della Repubblica. Uno è intelligentissimo, il secondo gode dell’appoggio dei partiti di governo, il terzo è un cretino, ma proprio lui otterrà il posto. Questa è la mafia…”
Calati juncu, ca passa la china…
Io non dimentico.
Grazie Giovanni.
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Commenti
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E appena finisco I DODICI levo dalla libreria CHI HA PAURA MUORE OGNI GIORNO (comprato ovviamente su suggerimento di qualcuno su Q) e lo leggo, e' il suo turno ;-)
Bruno
Pia
@Pia
forse il libro è questo: "Per questo mi chiamo Giovanni", ti passo il link, nelle scuole elementari delle nostre zone è narrativa d'obbligo, compreso il viaggio a Palermo nel Palazzo di Giustizia e ai piedi dell'albero Falcone di via Notarbartolo.
http://it.wikipedia.org/wiki/Per_questo_mi_chiamo_Giovanni
Inoltre Silvia, la mia alunna era informatissima sull'opera di Don Pino Puglisi...immagino tu ne sappia molto!!!
Ciao...Pia
In libreria ci sono anche pubblicazioni su Don Pino Puglisi pensate per i piu' piccoli.
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