Dettagli Recensione
Guerra sporca
Dal 1976 al 1983 ebbe luogo in Argentina una delle più violente e feroci dittature dal dopoguerra, il "Processo di riorganizzazione nazionale", che si insediò al potere a seguito del colpo di Stato che destituì il governo di Maria Estela Martinez de Peron.
Al comando si insediarono in successione Videla, Galteri, Viola e infine Bignone, che fu costretto a ripristinare la democrazia.
Durante questo periodo, la repressione nei confronti dei dissidenti, o presunti tali, fu spietata. La "guerra sporca" fu caratterizzata da rapimenti, arresti ingiustificati senza procedimenti giudiziari, torture, omicidi e sparizioni. Con l'uso sistematico della violenza, in particolar modo della tortura e la violazione dei diritti umani e civili, 30.000 persone scomparvero. Non si saprà mai il numero esatto dei Desaparecidos.
Le fosse comuni, pericolose se ritrovate, spesso venivano sostituite dai "voli della morte", che lasciavano ben poche tracce.
Culla di questa follia fu la Cité Catholique, sbarcata in Argentina nel 1958. Creata da Jean Ousset e sviluppatasi all'interno delle Forze Armate francesi, sviluppò un concetto nuovo per l'epoca: la "sovversione", un nemico non definito il cui unico scopo è la destabilizzazione dell'ordine cristiano.
Manifesto della Cité Catholique fu "Il marxismo-leninismo", dello stesso Ousset, pubblicato con la prefazione del cardinal Caggiano, che si complimenta per l'opera e afferma quanto sia necessario "prepararsi allo scontro decisivo", nonostante i nemici "non abbiano ancora messo mano alle armi".
Nell'ottobre del 1961, Caggiano inaugurò il "Primo corso interamericano di guerra controrivoluzionaria". Tra i docenti figuravano anche sacerdoti, tra cui Victorio Bonamín che venne scelto da Caggiano stesso come suo vice al Vicariato generale castrense. Il corso avrebbe trattato un nuovo tipo di guerra che si sarebbe combattuta "senza mezzi termini, né scrupoli o principi etici".
In questo drammatico scenario, si svolge l'inchiesta di Verbitsky. In poco più di 150 pagine, viene data voce a desaparecidos superstiti, a famigliari, ma anche ai responsabili. Viene descritta l'attività (e documentata!), di militari della Marina e di figure di spicco del clero, come Grasselli, oltre all'"ignavia" della Chiesa stessa di fronte ad un tale massacro. Certo non si può comunque parlare di indifferenza dovuta ad ignoranza, riguardo a quest'ultima, in quanto nella sede del Vicariato c'era un archivio completo e aggiornato su OGNI DESAPARECIDOS.
L'autore è preciso e puntuale, nel riportare fatti e dichiarazioni, lasciando spazio al contraddittorio.
La lettura non è affatto semplice, prima di tutto per l'enorme mole di dati e personaggi coinvolti. Il tema trattato è inoltre molto duro. A pagina 50 ho dovuto staccare per riprendere fiato. La crudezza nelle descrizioni delle torture lascia senza fiato, senza mai scadere nel volgare.
ATTENZIONE: TUTTE LE INFORMAZIONI, CITAZIONI O COMMENTI SONO DOCUMENTATI. Credo di aver visto ben pochi libri con così tante note. Ogni paragrafo ne riporta l'origine.
Affermare che questo testo voglia solo screditare la Chiesa è ingiusto e sbagliato, in quanto le voci stesse dei diretti interessati vengono riportate, anche se poi confutate dai fatti stessi.
Affermare che questo testo voglia solo screditare la figura del papa attuale è ingiusto e sbagliato, in quanto è stato pubblicato precedentemente alla malattia di Giovanni Paolo II, che lo porterà alla morte il 2 aprile 2005, e quindi prima che il nome di Bergoglio figurasse tra i papabili.
Indicazioni utili
- sì
- no
La lettura è sconsigliata a chi può impressionarsi davanti a crude descrizioni e a chi la propria idea ce l'ha già.
Commenti
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e siamo a posto..
:P
Complimenti... Pia
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Non da tutti i giorni.. Giusto una volta ogni morte di papa....
HAHAHAHAHHAAHHAHAHAH!!!!!!!!
ehm.... scusate me l'ha messa lì... non ho resistito..
:PPPP