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WHO IS MISTER PUTIN?
Who is Mister Putin era una domanda a cui avrebbe dovuto rispondere un giornalista, Artyom Borovik, in un reportage del marzo 2000… se non fosse rimasto vittima di un terribile incidente aereo ritenuto dalle autorità una tragica fatalità, ma in realtà un mezzo efficace per eliminare una persona divenuta ormai troppo scomoda per gli alti vertici russi (pare infatti avesse scoperto le vere origini di Putin). Questo giornalista è solo uno dei tanti di questa categoria che, con l’unica colpa di aver svolto alacremente il loro lavoro, sono giunti a conoscenza di verità, o si sono messi in situazioni per così dire imbarazzanti (per il Cremlino), da condannarsi a morte certa; una morte avvenuta sempre tragicamente, o per mezzo di incidenti fatali, o di colpi di pistola, o di veleni potentissimi creati nella c.d. Kamera o Laboratorio 12.
Questo è un libro molto forte che affronta senza tanti fronzoli gli ultimi decenni della Russia: dagli ultimi anni di governo di Yeltsin alla scalata al potere di Putin, per arrivare al suo “successore” Medvedev.
Nel corso del libro viene descritta la persona di Vladìmir Vladimirovich Putin: un uomo freddo, privo di scrupoli, permaloso e tiranno; un nuovo dittatore in una società che dovrebbe essere democratica, ma che lo è solo apparentemente: la stampa, la tv, internet, ogni mezzo di comunicazione che possa informare i cittadini è controllato per far si che costoro sappiano solo quello che il potere vuole che essi sappiano; la tragedia della scuola di Beslan (331 morti, di cui 186 bambini e più di 700 feriti), l’attentato al teatro della Dubroska (912 persone prese in ostaggio, ne moriranno 174), l’inabissamento del sottomarino nucleare Kursk nel Mar Baltico (118 morti), per non parlare dei vari attentati a Mosca e dintorni, spacciati per atti dei ceceni, ma pare una mera messinscena del governo per giustificare la seconda guerra contro la Cecenia… in questo libro si parla di questo e di molto altro ancora, perché la gente rifletta su quanto è accaduto, perché si faccia delle domande e perché non restino solo foto di madri piangenti sui cadaveri dei loro figli, o di terroristi accasciati sulle poltrone di un teatro storditi da un gas che ha causato più danni che altro, o l’immagine commovente di una coppia di anziani che depone un mazzo di garofani rossi ai piedi di un monumento commemorativo, posizionato laddove prima c’era un palazzo, spazzato via da un attentato in cui venne usato un esplosivo militare: l’esogeno.
Francesca Mereu ha fatto un ottimo lavoro, nonostante l’argomento sia difficile da trattare e da spiegare; ringrazio la redazione di Qlibri per avermi dato la possibilità di leggere questo libro e per avermi fatto aprire gli occhi su una realtà che può essere considerata solo atroce e quanto più lontano ci sia da una democrazia. Molto interessante e veritiera l’appendice in cui la figura di Putin viene comparata con quella dell’amico Silvio.
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Commenti
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Cristina hai ragione, lei è una delle tante della categoria che non ho citato... per non parlare dei festini che vengono organizzati quando Berlusconi va in Russia...vengono pagate delle escort perchè Putin ha capito "l'hobby" preferito del suo amico.... che vergogna!
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