Dettagli Recensione
Assolutamente da leggere. E diffondere.
Una testimonianza documentata e appassionata su un altro olocausto del xx° secolo, sui suoi spietati esecutori e sul tentativo di garantire alle vittime, almeno un po’ di giustizia, dopo averli abbandonati al loro tragico destino, quando un semplice termine sulla carta d’identità (hutu o tutsi) significava vita o morte.
Un racconto denso e approfondito, che rende assai bene l’idea del clima di angoscia e terrore che si respirava nel "paese delle mille colline" quella fatidica notte, alla notizia dell’assassinio del presidente Habyarimana, e della conseguente atroce follia, che portò allo sterminio di centinaia di migliaia di persone nel giro di qualche mese.
Silvana Arbia porta il lettore a conoscere quei luoghi (incantevoli come dice lei), il suo duro lavoro da magistrato per assicurare giustizia, le vittime e i sopravvisuti segnati a vita, e soprattutto i carnefici (in alcuni casi del tutto insospettabili) .
Libro bellissimo. Assolutamente da leggere e diffondere.