Dettagli Recensione
Una realtà che non ti aspetti
Terroni, o “sudici”. Sì, insomma, quelli nati e vissuti a sud di Roma.
In alternativa ai nordici, quelli nati e vissuti al di sopra della linea gotica, insomma i “padani” o “mangiapolenta”.
Sono già riuscita a fare innervosire tutti?
Beh, se leggerete questo libro non avete idea di che cosa vi aspetta!
Mi fu suggerito, tempo fa, da un caro amico (modenese) e lo comprai subito. Poi ho sentito l'urgenza di leggerlo dopo aver terminato la lettura di “I Traditori” di Giancarlo De Cataldo, che narra dell'unificazione d'Italia.
Mi erano rimaste tante domande, sulla nostra storia, sulla liberazione (o conquista?) del sud d'Italia. Sul regno delle Due Sicilie, sui Savoia...
Questo libro dà risposte, serie, documentate, terribilmente vere. Ma talvolta si fa fatica a crederci perché presenta persone ed eventi sotto una luce talmente diversa da quella accettata e tramandata dai libri di storia che sembra tutta fantasia.
Ma si sa, la storia la scrivono i vincitori: ai vinti tocca il silenzio.
Almeno fino a quando qualcuno non si mette a scavare negli archivi storici, nella memoria dei sopravvissuti, nell'evidenza tracciata nella storia di altri popoli, che si intersecò con la nostra.
Alcune pagine di questo libro sono talmente atroci che costringono ad una pausa; bisogna interrompere la lettura per assimilare concetti nuovi, per accettarli.
Ma il libro è là che ti chiama, che ti impedisce di abbandonare, perché vuoi sapere, fino in fondo.
L'Autore non espone congetture, ma fatti supportati da ricerche già pubblicate ed affidabili.
Ne esce un quadro che fa pensare. È inevitabile chiedersi: se le cose fossero andate diversamente, se fossero state le armate di Francesco II a conquistare il centro ed il nord d'Italia, oggi come starebbero le cose per noi italiani?
In tutto questo lo stile di Pino Aprile è ironico, pungente, accattivante e persino divertente.
Usa l'ironia per diluire gli orrori che va raccontando e strappa più di un sorriso, anche se a volte triste e un po' tirato.
Terroni mi è piaciuto molto, è un libro da leggere e rileggere, un libro da consigliare agli amici, come il mio amico modenese ha fatto con me.
Questa volta ho grosse difficoltà nello scegliere un brano da riportare in chiusura di recensione perché non c'è pagina che non porti qualche annotazione: allora scelgo a caso!
[...] Il Piemonte era pieno di debiti; il Regno delle Due Sicilie pieno di soldi. Quante volte abbiamo letto che i titoli di stato del primo, alla Borsa di Parigi, quotavano il 30 per cento in meno del valore nominale; quelli del secondo, il 20 per cento in più; e che al Sud, con un terzo della popolazione totale, c'era in giro il doppio dei quattrini che nel resto d'Italia messo insieme?
L'impoverimento del Meridione per arricchire il Nord non fu la conseguenza, ma la ragione dell'Unità d'Italia. La ragione dei pratici; quella dei romantici era un'ideale. Vinsero entrambi. […]