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Un segno di speranza
Con tanta teoria studiata nei banchi di scuola, un giovane magistrato viene mandato ad amministrare la giustizia in un territorio difficile. Una zona dove nessuno vuole andare e da cui appena possibile si cerca di fuggire, vivendo quel periodo come momento di passaggio prima di giungere in una sede più tranquilla, a una carriera più tranquilla.
Ma si può amministrare la giustizia in un territorio gestito dalla 'ndrangheta? Qual è la differenza tra la teoria studiata nei banchi dell’università e la vita reale? Sono queste alcune delle domande cui troverà risposta Francesco Cascini giovane magistrato assegnato alla Procura di Locri. Prenderà presto coscienza delle difficoltà nell’amministrare la giustizia, della complessa gestione delle pratiche arretrate, della costante presenza della criminalità e della sua capacità di rimanere impunita.
Consiglio questo libro ben scritto a chi vuole conoscere una parte dell’Italia e della sua storia che troppo spesso viene dimenticata, e che, nonostante le difficoltà quotidiane, offre un segno di speranza perché con l’aiuto di tutti le cose possono cambiare.
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I gattopardi
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Grazie Henry :-)