Dettagli Recensione
Una cascata d'acqua
Letto a caldo, nel 2001, dopo il suo articolo "bomba" uscito sui giornali. Riletto in questi giorni, a 10 anni di distanza dall'11 settembre. Per ripensare a quell'11 settembre, col senno di poi. Un piccolo libro, spettacolare, per la grinta di una donna, che, seppure molto sola, aveva la forza di guardare in faccia, e a testa alta, chiunque al mondo, davvero chiunque. Una donna eccezionale, che in questo libro mette tutta se stessa, tutta la propria passione, il suo grido, la sua rabbia per una società in cui non crede più, ma in cui spera sempre e in cui non ha mai smesso di sperare. Ha rotto il suo silenzio per gridare, e non lo avrebbe fatto se non avesse creduto che, anche se il suo era "solo" un singolo grido, non potesse scuotere le coscienze collettive. Una scrittura splendida, viva, graffiante, come in tutte le sue opere. In questa, i contenuti sono ancora più toccanti e ho amato ancora di più questo libro la seconda volta che l'ho letto. Forse perchè contiene profonde riflessioni anche sulla situazione politica italiana di 10 anni fa, con commenti sui personaggi che allora si erano appena affacciati, che in questi anni ci hanno rovinati e che ora si sono completamente insediati, tanto da non riuscire quasi più ad allontanarli. Mi sono chiesta cosa commenterebbe Oriana, oggi, la situazione politica in cui siamo andati a finire. Riletto oggi, questo libro mi ha fatto riflettere ancora di più sul nostro mondo, su quello che ognuno di noi può fare per cambiarlo, per rendere onore a chi prima di noi si è battuto e sacrificato, con orgoglio e un grande coraggio, perchè noi avessimo oggi quello che abbiamo.
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