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La manomissione delle parole
 
La manomissione delle parole 2011-09-09 07:30:07 Stefp
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Stefp Opinione inserita da Stefp    09 Settembre, 2011
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La manomissione delle parole

Le parole sono importanti, servono ad esprimere quello che pensiamo, i nostri stati d'animo, chi riesce a far buon uso delle parole, ha un grande potere, saper comunicare bene è forse oggi la caratteristica più ricercata. Comunicare bene non significa dire cose giuste o verità incontrovertibili; purtroppo si possono comunicare bene verità di parte, interpretazioni, o peggio ancora falsità e una menzogna comunicata bene, nei media moderni vale più di una verità espressa male. Allo stesso livello di importanza è il cambiamento di significato che si può far assumere ad una parola, la manomissione. Questo libro analizza il significato vero di cinque importanti parole: Vergogna, Giustizia, Ribellione, Bellezza, Scelta e la manipolazione che se ne fa. Gianrico Carofiglio dice che per lui la stesura del libro è stato un gioco, in realtà “La manomissione delle parole” è un saggio. Un saggio ben fatto, scorrevole, non troppo impegnativo, ma abbastanza esauriente sul significato di quelle cinque parole, sulle manipolazioni che ne fa il potere a suo uso e consumo e soprattutto su quanto non sia facile accorgersene. Si parte da un'analisi lessicale e ci si ritrova, in maniera naturale, fisiologicamente, a leggere un saggio sul malgoverno e sull'uso ad personam che viene fatto del potere politico in Italia. I riferimenti “bibliografici” sono sorprendenti e inusuali; da Aristotele a Bob Marley, Primo Levi e Don Milani.
Dopo aver conosciuto il Carofiglio romanziere/giallista, eccone l'apprezzabilissima versione saggista.

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gio gio 2
09 Settembre, 2011
Ultimo aggiornamento:
09 Settembre, 2011
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Interessante!!! sempre bravissimo Stefano!!!
AnnA II
09 Settembre, 2011
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Lo aggiungo alla lista!
Ottima recensione Stefano!
ahab
09 Settembre, 2011
Ultimo aggiornamento:
09 Settembre, 2011
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Bene Stefano: poche parole e chiare.
Trovo più interessante questa tua recensione che alcuni romanzi di Carofiglio (ne ho letti due, non mi hanno convinto).
Questo saggio non lo conosco. Ho letto, però, uno di Victor Klemperer (LTI La lingua del Terzo Reich); il tema è essenzialmente lo stesso e alcuni amici sostengono che Carofiglio abbia preso spunto da quest'ultimo. Se così fosse, personalmente non lo ritengo un "peccato".
a.
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Stefp
09 Settembre, 2011
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Grazie Gio e grazie Anna!
Alfredo, un grazie particolare anche perché mi hai ricordato di comprare LTI! Carofiglio ne parla su questo libro, mi interessa moltissimo (anzi, perché non lo recensisci nel frattempo?) e me ne ero dimenticato.
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ahab
09 Settembre, 2011
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l'ho letto un paio di anni fa, Klemperer. In genere non leggo saggi, ma per questo ho fatto un'eccezione. Lo rispolvero al più presto e scrivo qualcosa.
ciao stefano.
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Sydbar
10 Settembre, 2011
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Vista la mia attitudine alla lettura dei libri della Carofiglio Family mi trovo costretto ad acquistarlo, era già in cantiere, Stefano maledizione a te mi hai dato la spinta per il grande salto all'acquisto...
PS recensione utile.
In risposta ad un precedente commento
Stefp
10 Settembre, 2011
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:-) Dai Syd che te la cavi con poco. E merita.
Adoro Carofiglio. Ma quest'opera no, non l'ho proprio apprezzata. Con il beneficio del dubbio: un libro piace se lo si legge sintonizzati sull'onda dell'autore ... :) Io, evidentemente, non lo ero!
Ciao Syd

Bruno
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