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La crisi dell'industria in Italia
Un libro che a mio parere si divide in due importanti sezioni 1)La prima parte riguarda la descrizione della ditta di tessuti di famiglia, l'analisi degli usi e costumi e delle caratteristiche della città di Prato, l'amore per la letteratura da parte dello scrittore soprattutto verso F S. Fitzgerald e i sogni e le ambizioni di ogni ragazzo o giovane che dir si voglia. 2) La seconda parte, su cui mi volevo soffermare per lasciare qualche considerazione, riguarda uno sfogo corale e appassionato contro quei politici italiani che negli anni passati, con una superficialità e un pressapochismo senza eguali, si son recati in Cina a firmare contrati e commissioni che han prodotto i risultati che ora tutti vediamo. Nesi sicuramente espone idee soggettive, che a mio parere hanno però basi e fondamenta più che legittime. La sfiducia e lo scoramento per la chiusura di tante fabbriche in Italia son ben evidenziate in questo romanzo, la letteratura che si fa carico di problemi sociali dandone chiavi ed interpretazioni sia poetiche che soprattutto economiche e di miglioramento della vita lavorativa. Vi consiglio due capitoli di questo testo che esplicitano e racchiudono a 360° tutte le tematiche sopra descritte: * Il cinquantenne che perde il lavoro e che è costretto a rinventarsi con tutte le difficoltà del caso * Una manifestazione di protesta contro la chiusura delle fabbriche di Prato con uno striscione che campeggia su tutto e tutti e che racchiude lo stato d'animo di tanti addetti al settore tessile e non italiano, e anche di tanti operai in genere "E un se ne po' più" Bel libro. Saluti
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