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La bellezza e l'inferno
 
La bellezza e l'inferno 2011-07-17 10:21:49 R๏гy.o°
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R๏гy.o° Opinione inserita da R๏гy.o°    17 Luglio, 2011
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La bellezza di chi crede ancora nell'Italia ci mos

Commentare Saviano è difficile, per me.
Più di Flaubert, Hugo, Fogazzaro o Svevo. Perché non è un classico, è moderno. Perché parla di me, di chi legge questo commento, di tutti noi. Perché è contemporaneo e, come tale, scrive delle brutture che mi circondano. Ma non solo: il suo potere è infatti quello di riuscire a tirare fuori l’incantevole, persino in terre come la mia e la sua, famose per la loro bellezza e la criminalità. Ed è questo che corre nel libro-raccolta di Saviano: il binomio tra potere e volere, tra sorrisi e lacrime, tra orgoglio e sottomissione, tra sabbia dorata e una montagna di rifiuti. Tra bellezza e inferno.
E’ difficile commentare Saviano. Forse perché Saviano non è uno scrittore di genere, perché è impossibile incasellarlo dentro tristi definizioni prestabilite. Forse perché lo considero un po’ un piccolo grande eroe, capace di far rinsavire anche le menti più pigre e ignoranti. Lo vedo come un Superman dei tempi moderni: niente tutina blu e rossa, niente mantello, nessun volo di perlustrazione, niente S cucita sul petto. Ma abiti moderni, il potere di informare i disinformati, una grossa V di Verità stampata nel cuore. E proprio il suo cuore, così grande, è quello che traspare attraverso ogni singola parola. Ciò che colpisce di questo grande giovane autore è la capacità di non soppesare le parole per imboccartele col cucchiaio, no: lui le spara dritte, potenti, colpendo lo stomaco e tatuandole nella mente.
Il problema infatti non risale alle sue parole: bellissime, toccanti, oltremodo potenti. Il problema sono i fatti: gli uomini che campeggiano sui suoi articoli esistono realmente, come realmente esiste la sua solitudine, l’isolamento forzato e in un certo senso dovuto. Mi dispiace leggere, da lui e da altri, che dopo “Gomorra” certe "organizzazioni" (passatemelo per eufenismo), certe mentalità.. quasi niente è cambiato.
C’è solo un dolore che si aggiunge agli altri, insopportabile: la voglia di lacerare questo omertoso silenzio da parte di un ragazzo le cui ali sono state maledettamente tagliate.

Ma io so che lui troverà un modo per volare in alto ancora. Di nuovo tra noi.

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