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Giocare con le parole
Ho sorriso leggendo l'introduzione che Carofiglio fa al libro, perchè mi sono ritrovata in quel gruppo di lettori, che leggendo le storie di Guido, (avvocato protagonista dei romanzi che lo stesso autore scrive) hanno cercato disperatamente un libro che viene citato in "Ragionevoli dubbi" e che si intitolava la manomissione delle parole.
In realtà quel libro non esisteva.
"..Se quel libro non esisteva ma molti avevano voglia di leggerlo, allora c'era una sola cosa da fare: scriverlo, semplicemente."
E Gianrico lo scrive, ed è un saggio che per sua stessa ammissione non ha la pretesa ne di essere una lezione, ne un manifesto politico, ma un esperimento che vede l'utilizzo delle parole smontate e rimontate.
Parole non prese a caso, ma con un forte valore sociale, parole che dovrebbero essere le basi della democrazia.
Si parte dalla VERGOGNA per poi passare alla GIUSTIZIA, che non può fare a meno della parola RIBELLIONE che è la via della BELLEZZA, per poi concludere con la SCELTA.
Analizza le parole, il loro uso nella storia attraverso innumerevoli citazioni da Socrate, Platone, Levi, Bob Dylan...
Vogliono essere queste pagine uno spunto, per i lettori che vorranno poi approfondire attraverso le Note, i vari significati delle parole che danno vita a concetti fondamentali.
Concetti che a volte diamo per scontato ma che non lo sono affatto, significati che non dobbiamo smarrire se non vogliamo perderne il senso.
"... già solo chiamare le cose con il loro nome è un atto rivoluzionario."
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