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MASTRA CECCA!
"Stavolta non mi appello alla rabbia,all'orgoglio,alla passione.Mi appello alla Ragione.E insieme a Mastro Cecco che di nuovo sale sul rogo acceso dall'irragionevolezza ti dico:bisogna di ritrovare la Forza della Ragione." La Fallaci partendo dagli attacchi irragionevoli,incivili,pieni d'odio nei suoi confronti e nelle minacce di morte ricevute per "La Rabbia e l'Orgoglio" si identifica in Mastro Cecco che a causa di un libro da lui scritto nel 1328 venne bruciato vivo dall'Inquisizione,immsginando per se stessa la medesima fine.Attraverso un'analisi filosofica,politica e morale esprime un giudizio su un Europa che non e' piu' tale,che lei stessa battezza "Eurolandia",suddita dell'Islam,con la "nostra Italia" a capo di tale sudditanza...quell'Italia che e' pronta a togliere i crocifissi delle scuole per rispetto alla religione mussulmana,dell'Islam,una nazione che predica la morte non la vita."...perche' l'Islam e' uno stagno,acqua che non defluisce mai,non si muove mai,non depura mai,non diventa mai acqua che scorre e che scorrendo arriva al mare(...) lo stagno non ama la Vita,ama la Morte.Per questo le mamme dei kamikaze gioiscono quando i loro figli muoiono,dicono Allan akbar-Dio e' grande-Allah akbar."Ancora una volta attraverso esperienze vissute da lei personalmente,attraverso un intelligente e matura ironia ci mette di fronte a delle REALTA' per molti scomode,ci porta a fare un'autoanalisi della nostra coscienza come cittadini europei e essere umani,inscena una cronaca dove viene bruciata viva.Si definisce un atea-cristiana,perche',pur non essendo credente e' fermamente convinta che le NOSTRE TRADIZIONI devono rimanere intaccate,facendo,stavolta,appello alla ragione.Una donna irriducibile,coraggiosa,dall'immensa cultura e nobilta' di pensiero.Un libro che dovrebbe servire da grande esempio per molti,un inno alla VERITA'.