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sentimenti rubati
Il tema del libro riguarda i cambiamenti anche culturali avvenuti dopo l'11 settembre 2001. E' il giorno in cui la grande democrazia occidentale, accogliente e generosa, perde la sua verginita' a seguito di una violenza, e si accorge che forse da ora in poi, nel mondo, con certi soggetti in giro, bisognerebbe avere un po' piu' di attenzione. Naturalmente continuano a vociare quelle che Oriana con bella metafora chiama le cicale di lusso; i progressisti da salotto che vivono fuori dalla realta', una realta' che cambia con loro grande indignazione. Vittime dell'ideologia dell'accoglienza integralista, legati a valori di cinquant'anni fa che forse andrebbero ricollocati, pronti a denigrare la cultura di casa loro a favore di fughe esotiche un po' sfigate, pronti ad additare al pubblico ludibrio chiunque faccia loro notare che, forse, le cose non stanno piu' come negli anni '60.
L'11 settembre 2001 ero negli Stati Uniti, a Los Angeles. Dopo lo spavento di quel giorno, in cui tutti gli americani, stretti attorno al loro Presidente condividendone o meno le idee, stettero a casa, il giorno dopo partii per San Francisco. Quel giorno fu un esplodere di orgoglio e di bandiere, ovunque. Lungo una superstrada passai sotto ad un ponte, sul quale, mostrandosi a noi e al flusso di auto, stava un anziano Americano in piedi, con lo sguardo fiero e triste. Capelli bianchi lunghi, camicia a quadri, jeans e stivaloni di cuoio. Teneva una bandiera americana grande, appoggiata alla fibbia della cintura. Sembrava dire: ''noi questo paese l'abbiamo costruito con grandi sacrifici, e l'abbiamo voluto libero, in grado di dare una possibilita' a chiunque. Voi questa possibilita' l'avete usata per distruggere, ma ci difenderemo.'' La rabbia e l'orgoglio. Peccato che a noi italiani non sia dato di provare questo genere di sentimenti..... Grazie Oriana, eroina di un nuovo Risorgimento che dubito arrivera'.