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Antologia di Spoon River
 
Antologia di Spoon River 2020-02-25 10:01:51 Mian88
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Mian88 Opinione inserita da Mian88    25 Febbraio, 2020
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Life-in-death

«Si prese un minuto alla volta,
Si prese la mia vita ora dopo ora,
Mi prosciugò come una luna che febbrile
Fiacca il girare del mondo.
I giorni passati come ombre,
I minuti un turbinio di stelle.
Dal mio cuore sottrasse la pietà
Per trasformarla in sorrisi.
Lei era il blocco di creta d’uno scultore,
I miei pensieri segreti, le dita:
Si libravano dietro la sua fronte pensosa
Per solcarla d’un dolore profondo.
Le labbra le chiusero, e le afflosciarono le guance,
Le abbatterono lo sguardo per la pena.
La mia anima aveva penetrato la creta, In lotta come sette diavoli.
Non era mia, non era sua;
Lei la protesse, ma quelle battaglie
Plasmarono un volto che lei stessa odiava,
E una faccia che temevo di guardare.
Bussai alle finestre, scossi i catenacci.
Mi nascosi in un angolo –
E poi morì, per perseguitarmi,
Perseguitarmi per tutta una vita.»

Correva l’anno 1951 quando Edgar Lee Masters iniziò a dedicarsi alla pubblicazione di epitaffi. Attratto dalla dicotomia vita-morte per quei contrasti apparenti così ben radicati in poesia, l’ex avvocato, fa proprio l’insegnamento di Coleridge per il quale il vecchio marinaio non cede al venir meno della vita per dover al contrario accettare l’ingombrante presenza di quel Life-in-death che lo affianca. E la morte è il denominatore comune di questa antologia, una costante che si ripresenta tra descrizioni, personaggi, defunti, paesaggi, interni ed esterni. Il tutto per delineare il coesistere di quelle due fasi dell’esistenza della gioventù e della vecchiaia.
Osteggiata in Italia dalla dittatura fascista, l’opera ha visto nel nostro paese la prima pubblicazione soltanto nel 1943 grazie alla traduzione di Pivano avviato tramite Pavese alla poetica americana. Quest’ultimo, in particolare, rimase folgorato da quelle descrizioni, da quelle anime messe a nudo, da quell’ardore puritano, da quel dramma di una mediocrità umana all’interno della quale viene meno la speranza.
Tanti versi, quelli presenti in questa antologia, che chiedono di essere letti un poco alla volta con calma e con empatia, senza fretta e con la giusta preposizione d’’animo. Magari intervallandoli anche con altri titoli, magari aprendoli di sovente alla sera poco prima di andare a dormire o al mattino poco dopo essersi rialzati. Una bella scoperta.

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Commenti

8 risultati - visualizzati 1 - 8
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Un gran bel classico, Maria, complimenti per la lettura!
Bella recensione la tua, Maria, more solito, ma bellissima la tua scelta. Uno dei testi di poesia, a cui sono legatissimo, ero un baldo 25nne la prima volta che le lessi, come conseguenza del mio amore per Pavese. Mi ricordo che mi cimentai nello scrivere un volumetto di liriche, proprio sotto l'influenza di questa lettura, intitolato "La morte è qui", tutto un programma, no? Scusami la disgressione, amica mia, tra l'altro abbondantemente OT, e complimenti vivissimi alla mia recensionista preferita!
Mi attira molto questo libro di Masters e intuisco anche, come dici, la necessità di dilazionarlo in più volte. Mi piace.
In risposta ad un precedente commento
Mian88
26 Febbraio, 2020
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Grazie Molly, di cuore!
In risposta ad un precedente commento
Mian88
26 Febbraio, 2020
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Bruno, come sempre sei troppo buono!!! Mi fa piacere aver rievocato questi ricordi, anch'io mi ci sono avvicinata sulla scia di Pavese e niente, è impossibile non restarne affascinati.
In risposta ad un precedente commento
Mian88
26 Febbraio, 2020
Segnala questo commento ad un moderatore
Caro Danny, credo proprio che sia nelle tue corde. Io l'ho letto un poco alla volta, centellinandolo tra altri quattro libri (ormai ne leggo almeno 4/5 contemporaneamente, sono andata) e sono riuscita ad apprezzarlo di più. Probabilmente una lettura rapida avrebbe fatto perdere d'intensità al titolo. :)
Il mio volume preferito! Legame artistico e sentimentale, il mio
Io lo ho detestato, devo averlo anche venduto, come i peggior titoli che transitano in casa mia!
Peccato, perchè pensavo fosse nelle mie corde ed ero molto entusiasta. Ammetto di essermici buttata a cento all'ora, che come dici tu è un approccio inappropriato.
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