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The Raven
Non è stata una vita semplice, quella vissuta da Edgar Allan Poe. Una vita segnata da tragedie, dalla morte di un considerevole numero di persone amate, a partire dai suoi genitori fino ad arrivare, in una scia di sangue, alla morte della sua giovane moglie. Quest'ultima sarà la tragedia che gli toglierà il senno; una tragedia che aveva praticamente profetizzato nella sua celeberrima poesia "Il corvo".
Non stupisce, dunque, che la produzione di Poe abbia preso una direzione tanto oscura e disturbante. Devo dire, tuttavia, che apprezzo molto di più il Poe narratore, rispetto al poeta. Non è un caso, credo, che la sua poesia più riuscita (pur essendo tale a tutti gli effetti) regali la sensazione di star leggendo un vero e proprio racconto, oltre che un componimento in versi. Le poesie raccolte in questa edizione ci mostrano l'animo di Poe in varie delle sue sfaccettature: la sua ossessione (e attrazione) per la morte e per le donne, una dicotomia che emerge molto spesso, in vari componimenti; la malinconia; la solitudine; l'amore per l'arte.
"Mi hanno chiamato pazzo; ma nessuno ancora ha potuto stabilire se la pazzia sia o non sia la più elevata forma d'intelligenza, se la maggior parte di ciò che è glorioso, se tutto ciò che è profondo non derivi da una malattia del pensiero, da umori esaltati della mente a spese dell'intelletto generale." Questo diceva l'autore in uno dei suoi componimenti, e la sensazione di avere a che fare con un genio afflitto da una vena di follia si prova costantemente, durante la lettura delle poesie qui raccolte, che stabiliscono un contatto diretto tra il lettore e il controverso "io intimo" dell'autore. Chi ama Poe, dunque, non può esimersi dal fare anche questa lettura.
Concludo ribadendo che reputo il Poe narratore di molto superiore al poeta, ma aggiungendovi che la sola lettura de "il corvo" vale l'acquisto dell'intero tomo. Non per nulla è considerata tra le più belle poesie dell'Ottocento.
"«Tu, profeta dell'inferno!» dissi. «Tu, demonio o uccello!
Per il cielo su di noi - per il Dio a cui ci inchiniamo -
dì a quest'anima infelice se qui o nel lontano Eden
stringerà la donna sacra che per gli angeli è Lenore -
sì, quell'unica, radiosa, che per gli angeli è Lenore.»
Disse il Corvo: «Mai più»."
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Commenti
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grazie a te! A dire il vero non sono un amante della poesia (sono più un tipo da narrativa) e dunque non saprei fare un confronto con Dino Campana, che non ho letto; anche se adesso mi hai incuriosito. Se ti manca il Poe poeta prova a dargli una chance, ma devo dire che tra le poesie che ho letto "Il Corvo" è l'unica davvero indimenticabile. :)
Vale.
grazie a te!
Vale.
Vale.
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Sto pensando a Dino Campana, probabilmente era molto più "soft" se lo paragoniamo a Poe da quanto ho capito ... Poe dalla carica più oscura, pervasa di mania ossessivo-compulsiva, più allucinogeno di Campana che ho adorato