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L'altrove
Sogni ardenti di qualcos'altro! Frenesia di andare via,(OH, onda che in me s'ingrossa!)via dalla vita, dove la vita deve rimanere-vita sempre fino a oggi!Altre cose e altri luoghi!Non una vita! Non la mia almeno!Oh, essere il vento, un'ala,un
Oh, essere il vento, un'ala,
un veliero che mi portino lì!
Dove? Se lo sapessi,
non ci vorrei andare.
Le poesie esprimono la nostalgia dell'Altrove e di Dio. Parlano quasi tutte di questo anche se non sono poesie religiose in senso classico. C'è una grande nostalgia del paradiso perduto, come se un'anima fosse tornata dal paradiso per scrivere questi versi e ora si trovasse nella condizione di ricordare quello che ha lasciato pur nell'incertezza che il Paradiso sia ancora lì per lui. Da qui il termine "pazzo" riferito al violinista. Il termine violinista poi fa pensare al pifferaio, alla musica che ammalia e può trascinare verso la distruzione con un potere che non è totalmente buono. In uno dei racconti di Pessoa la musica è appunto una delle invenzioni del diavolo. La musica del violinista esprime comunque, come le poesie di Pessoa, nostalgia e la direzione di marcia del violinista dovrebbe essere l'Altrove perduto pur essendo fortemente tentato dall'abisso e dal nulla.
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